Gian Luca Ciprian è stato arrestato in Spagna nell’ambito di un’inchiesta sullo spaccio di droga. L’uomo, 41 anni, di Latina, secondo quanto riporta Latina Oggi, era scampato per un soffio dall’agguato in cui morirono Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne, alla stazione di servizio Agip in via Degli Archi di San Lidano, a Sezze. Era il 29 ottobre 2012.
Proprio da quel duplice omicidio e dal ferimento di Ciprian partì anche l’inchiesta Arco che portò all’arresto di 24 persone (60 in tutto gli indagati). Tra questi c’era anche Ciprian.
Le indagini portarono a scoprire un gruppo di trafficanti che avrebbero instaurato tra loro un rapporto di mutua assistenza e che, nei casi in cui non avessero avuto la droga da cedere ai loro clienti, si sarebbero riforniti reciprocamente. Tante piccole attività di spaccio “talvolta poste in essere dagli stessi assuntori per reperire il denaro e far fronte alle proprie esigenze di consumo”. Tutti erano molto attenti ad utilizzare nomi in codice per indicare la droga (caffè, crema, bombole, metri quadrati…).
A tradirli oltre l’incongruenza di certi discorsi e le verifiche che seguivano le telefonate ascoltate, anche l’intervento di chi non accettava queste dinamiche. In una telefonata delle centinaia intercettate durante i due anni di indagini, una donna accusa uno degli arrestati di aver procurato la droga ad un altro ragazzo dicendo: “la roba per pippare ce la passi tu” e l’altro le imponeva di stare zitta, sospettando che i telefoni potessero essere sotto controllo.
Latitante per un periodo, Ciprian si costituì nel luglio del 2014. Il processo è ancora in corso.