La Animal service sas, la società che fino a settembre ha gestito la cattura e il trasporto dei cani e gatti randagi ha dato mandato ai propri avvocati dopo aver perso l’appalto. La situazione dei 10 lavoratori che non erano stati richiamati in servizio dalla società subentrante era stata denunciata dalla Uiltucs Latina che sta cercando di garantire la continuità per gli operatori.
Ora ad intervenire è invece la vecchia ditta che si sente lesa nei suoi diritti. “Abbiamo conferito mandato ai nostri legali: Corrado de Simone, Chiara De Simone e Massimiliano Bruno – hanno spiegato – di promuovere azione legale e di rappresentarci in giudizio contro la Asl di Latina, al fine di far luce sulla vicenda oltre che di tutelare la nostra posizione di società uscente del servizio in oggetto”.
Sono dunque pendenti due procedimenti giudiziari amministrativi uno relativo al diniego di accesso agli atti espresso dalla Asl Latina, l’altro sull’impugnativa del bando di gara contenente clausole escludenti.
“Risulta troppo strano – secondo la ditta pontina – che possa essere ora garantito un servizio 24 ore su 24, su tutto il territorio della Provincia di Latina, con un così modesto impiego di mezzi e persone”. La ditta è preoccupata del fatto che un risparmio in questo momento possa portare a maggiori costi futuri per i minori animali catturati, sia per l’aumento dei randagi e ai pericoli che ne derivano, sia per eventuali incidenti stradali causati.