E’ stata firmata il 25 settembre, presso il Castello della Città della Pace, Auschwitz, in Polonia, dai Sindaci Janusz Chwierut e Tommaso Conti, la lettera di intenti legata al percorso di gemellaggio tra Cori e Oświęcim, che mira a
rafforzare i legami istituzionali, culturali, economici e sociali tra le due città.
“La cerimonia, alla quale ha preso parte anche l’assessore alle attività produttive, Mauro De Lillis – spiega l’amministrazione di Cori – ha ufficializzato le ormai pluriennali relazioni internazionali tra Cori e Oświęcim, fatte di reciproci scambi socio-culturali, promozione del territorio e visite istituzionali. Un lungo fidanzamento, iniziato nove anni fa, nella prima legislatura di Tommaso Conti, grazie anche all’intermediazione di Pietro Vitelli, da decenni ponte tra italiani e polacchi, quando iniziò la partecipazione dell’istituto comprensivo Cesare Chiominto all’annuale viaggio della Memoria”.
In difesa della memoria
Il Gemellaggio con Oświęcim, rappresenta per la comunità di Cori un volano economico, sociale e culturale, oltre a ad essere un valido strumento per dare continuità all’azione in difesa della Memoria che caratterizza l’attuale amministrazione comunale, per la quale ricordare non è retorico, bensì fondamentale per fare in modo che la memoria della Shoah contribuisca a rendere i giovani consapevoli sia come individui che come collettività, del valore di realizzare una pacifica convivenza e integrazione tra i popoli.
Il contributo dell’arte e dei prodotti tipici locali
L’occasione è stata utile anche per mettere in luce ancora una volta il talento artistico della Compagnia Tres Lusorer, con l’esibizione delle musiche, arti e danze rinascimentali, insieme alla degustazione di prodotti enogastronomici coresi a cura dei ristoratori locali Ottavio Zampi e Luca Zerilli e alla presentazione al pubblico della Città d’Arte grazie ai materiali messi a disposizione dalla Pro Loco Cori.