Il Partito democratico e Latina Bene Comune ora si osservano a distanza. A sei giorni dalla designazione degli assessori per la giunta di Damiano Coletta da parte del Pd, nelle persone dell’architetto Alessandro Patti e dell’avvocato Alessandra Bonifazi, non sono arrivati gli incarichi sperati né un diniego ufficiale da parte del sindaco, che quando ha ricevuto la delegazione del Pd, il 24 ottobre scorso, con in mano le “candidature” aveva preso tempo sostenendo di doversi confrontare con i consiglieri, assessori e movimento politico di Lbc.
Gli incontri di maggioranza ci sono stati, pare anche abbastanza burrascosi, dei quali tuttavia se ne è saputo poco e niente. Solo bocche storte rivolte alla proposta concreta del Pd. Difficile da credere dal momento che i consiglieri di maggioranza all’indomani della comunicazione al sindaco degli assessori designati avevano affermato che “l’allargamento della maggioranza con il Pd (dato quindi per certo, ndr)”, non era altro “che il risultato del dialogo aperto a tutte le forze politiche progressiste da parte di Latina Bene Comune”. Una dichiarazione che lasciava sperare in incarichi di giunta nelle successive ore. Invece è calato il gelo.
Il Partito democratico nel frattempo, sebbene dilaniato al suo interno per una parte che non ha digerito la scelta dei nomi lasciata ad una delegazione eletta all’unanimità, non è rimasto a guardare. Questa sera la delegazione, composta da Enrico Forte, capogruppo al Consiglio comunale di Latina e consigliere regionale, Nicoletta Zuliani, consigliere comunale, Salvatore La Penna, consigliere regionale, Alessandro Cozzolino e Claudio Moscardelli, rispettivamente segretario del Pd di Latina e segretario provinciale del Pd, si è nuovamente riunita insieme ad altri esponenti della segretaria dem. Risultato: bocche cucite. Il sentore è che si attenda la mossa ufficiale del sindaco o che si chieda un incontro a Lbc per ribadire la proposta già avanzata. Un braccio di ferro.