La sesta edizione di “Gaeta Passion Flair Competition” si è conclusa con la vittoria di Alexander Shtifanov, il bartender russo tra i più famosi al mondo. Incredibili le performance dei suoi connazionali e di nuovi talenti emergenti che hanno tenuto il pubblico e i competitor con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.
Sono stati i tre giudici della World Flair Association, Matteo Esposto, Gianluigi Bosco e Federico Cassini, a decretare i nomi dei vincitori. Soddisfatti anche il secondo e il terzo classificato, il romeno Luca Valentin e il polacco Marek Posluszny. Non è invece salito sul podio per un soffio l’argentino Roman Zapata, la cui performance ha comunque estasiato il pubblico. «Le esibizioni più spettacolari – hanno precisato del resto i tre giudici – non sempre sono le migliori dal punto di vista tecnico. Chi ha sbagliato poco senz’altro è stato premiato ma, in definitiva, contano una miriade di fattori che spesso il pubblico popolare non è in grado di notare».
Questa edizione è stata caratterizzata dalla grande professionalità da parte di tutti i competitor e da parte degli organizzatori che hanno dato vita, anche in questo 2016, a un evento in grande stile, in grado di attirare visitatori e curiosi da tutta la Regione. La competizione, del resto, è stata seguita in diretta streaming da tutto il pianeta e sui social sono arrivati apprezzamenti dal Giappone, dalla Russia, dall’Argentina come da tutte le regioni d’Italia. L’organizzazione ha previsto anche un premio per la migliore bartender, Daniela Istrate e per il più veloce nella gara di abilità consistente nello stappare tre Nastro Azzurro nel minor tempo possibile. Ad aggiudicarsi questo singolare ma altrettanto importante premio è stato l’italiano Giorgio Chiarello. E ad un italiano, Alessio Ciaramella, è andato anche il primo premio della gara mixology in cui si trattava di preparare, senza acrobazie, il miglior cocktail.
«Ogni anno – ha commentato l’organizzatore Francesco Santillo – è un’emozione più grande, ringrazio tutto il mio staff che ha reso possibile una grandiosa sesta edizione. Tra le tante soddisfazioni, il fatto che ogni competitor abbia speso parole positive per l’accoglienza ricevuta e, soprattutto per la città di Gaeta il cui nome è riecheggiato in tutto il mondo, dalla Russia all’Argentina, dal Giappone alla Polonia».