“Capitale italiana della Cultura: esperienze e racconti” è il titolo della tavola rotonda alla quale ha partecipato il sindaco Cristian Leccese, organizzata alla Fiera di Genova dal servizio VI “Eventi, mostre e manifestazioni” del segretariato generale del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, nel corso della 40ª Assemblea annuale dell’Anci.
L’idea di promuovere l’incontro è nata dalla volontà di diffondere ulteriormente la conoscenza del progetto, fare un bilancio di “capitale italiana della cultura” a quasi dieci anni dalla sua istituzione, e illustrare le straordinarie opportunità che ha concesso alle città italiane in termini di sviluppo territoriale attraverso l’arte e la cultura, che hanno agito come catalizzatori per l’innovazione sociale e urbana.
L’Assemblea annuale dell’ANCI è stata la cornice ideale per ospitare l’evento, poiché ha offerto l’opportunità di raggiungere una vasta platea di sindaci e amministratori locali, che rappresentano il pubblico principale del progetto. L’appuntamento è stato strutturato come un “talk” per favorire un dialogo aperto tra illustri relatori e rappresentanti istituzionali, fornendo un’occasione unica per esplorare le esperienze delle città vincitrici e i progetti di valorizzazione delle città finaliste. I lavori sono stati introdotti da Francesca Saccone, dirigente del servizio VI segretariato generale del ministero, responsabile del procedimento del titolo di capitale italiana della cultura; la tavola rotonda è stata moderata dal giornalista RAI Giancarlo Loquenzi.
«Un’iniziativa – ha commentato il sindaco Cristian Leccese – alla quale ho partecipato con il presidente di Cethegus, Leonardo Valle, che ci ha permesso di confrontarci con le esperienze dei sindaci delle città già vincitrici – tra i quali Laura Castelletti di Brescia e Giorgio Gori di Bergamo (Capitale 2023), e Daniele Vimini vicesindaco di Pesaro (capitale 2024) –, analizzando gli effetti a lungo termine in termini di sviluppo economico-imprenditoriale, turistico e di partecipazione attiva della cittadinanza. Inoltre, abbiamo potuto ascoltare da Francesca Neri, responsabile area supporto all’innovazione ed ai progetti complessi della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, le opportunità previste dal “Cantiere Città”, un piano di “capacity building” che mira a sfruttare al massimo l’impegno progettuale delle città finaliste e ad aiutarle nella realizzazione dei progetti previsti durante la candidatura, pur non avendo ottenuto il titolo. Tra i primi cittadini che abbiamo incontrato, anche il sindaco di Agrigento – Capitale Italiana della Cultura 2025 – Francesco Miccichè: in attesa del primo “verdetto” del prossimo 15 dicembre, speriamo possa essere di buon auspicio per un futuro passaggio del testimone!».