A Gaeta è iniziata questa mattina la sesta edizione della Volcano Race organizzata dall’IMA insieme allo Yacht Club Gaeta e valida come seconda prova del Mediterranean Maxi Offshore Challenge, il circuito che riunisce le 4 regate di altura che la Classe dei maxi yacht ha selezionato per il proprio campionato offshore.
All’inizio della gara Rambler (USA) di George David, l’ipertecnologico 88 piedi che abbiamo visto nelle acque di Palma di Maiorca, qui con Brad Butterworth a bordo, ha puntato a sud ed è deciso a conquistare i Line Honours e ad abbattere il tempo di percorrenza su questo stesso percorso stabilito lo scorso anno da Esimit Europa 2, che è di un giorno, 21 ore e 2 minuti. Il percorso selezionato questa mattina dal comitato regata (la Option 8 delle Sailing Instructions, di 398 miglia) è identico a quello dello scorso anno. I maxi dovranno dirigersi da Gaeta alle Eolie, con le isole di Alicudi – Vulcano – Stromboli e Strombolicchio da lasciarsi tutte a sinistra, così come anche l’isola di Capri. La linea d’arrivo sarà posizionata davanti a Gaeta.
Partenza di flotta, poco dopo le 13 di oggi, con venti leggeri da 180. Battenti bandiera italiana e reduci dalla Tre Golfi, lo Swan 65 SHIRLAF di Giuseppe Puttini (con Paolo Cian skipper), e il Mylius 60 Fra’ Diavolo di Vincenzo Addessi – Presidente dello Yacht Club Gaeta – con il quale si è imbarcato anche Luca Simeone, amministratore delegato della Base Nautica Flavio Gioia. Da segnalare il gradito ritorno di Atalanta II, Farr 70, armatore Carlo Puri Negri, che torna a solcare i campi di regata dopo un impegnativo restyling seguito da Felci Yachts. Sulla linea di partenza oggi anche il RP 60 Wild Joe (HUN) che ha partecipato a tutte le edizioni della Volcano Race (la prima si è corsa nel 2011), e OZ (NED), di Mikhail Agafontsev e Ilgouis Ralodis.
Alla Volcano Race del 2016 partecipa per la prima volta anche una flotta offshore di barche non-maxi con rating minimo di 1.102 – a seguire l’elenco iscritti. A loro è toccato un percorso leggermente più corto (la Option 5 delle Sailing Instructions, di 329 miglia): prevede che da Gaeta la flotta si diriga direttamente a Stromboli e Strombolicchio, poi a Capri puntando infine alla boa d’arrivo davanti a Gaeta – da lasciarsi stavolta a destra. Con la scelta di questi 2 percorsi si cerca di fare sì che il gruppo “offshore” possa condividere buona parte del percorso con i maxi, impegnati sulla rotta più lunga, sia per motivi di sicurezza sia per far sì che gli arrivi (di tutti) avvengano in un lasso temporale il più compatto possibile.
La premiazione è prevista per la giornata di domenica 22 maggio, con possibilità di anticiparla a sabato qualora tutte le barche siano già rientrate a Gaeta. Oltre al trofeo per i Line Honours e ai premi per i primi classificati delle varie categorie, è rimesso in palio anche il Trofeo Challenge Gianfranco Alberini. La Volcano Race 2016 vale come seconda prova dell’IMA Mediterranean Maxi Offshore Challenge, che riunisce 4 grandi regate offshore: la Middle Sea Race (edizione 2015), la Volcano Race 2016, la Rolex Giraglia e la Palermo-Montecarlo. Il trofeo messo in palio dall’IMA andrà al maxi con il miglior risultato su 3 di queste 4 regate. L’IMA – La International Maxi Association, nota anche come “IMA”, riunisce e rappresenta gli armatori di maxi yacht di tutto il mondo. Riconosciuta nel 2010 dall’ISAF come classe internazionale dei maxi yacht, è l’unica titolata a organizzare campionati del mondo ed europei per maxi yacht. L’associazione conta oggi circa 60 soci da tutto il mondo, più una decina di soci onorari, tra i quali è stato recentemente inserito anche Gianfranco Alberini, scomparso a giugno 2013, per oltre trent’anni segretario generale dell’Associazione. L’attuale presidente dell’associazione è Thomas Bscher, armatore del Maxi Open Season, segretario generale Andrew McIrvine, past commodore e Admiral del RORC.