Dopo un serie di accertamenti, finalizzati ad intercettare i casi d’indebita fruizione delle agevolazioni riconosciute nel settore della tassa automobilistica regionale sul possesso di veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico, i militari della Guardia di Finanza di Latina hanno sgominato dei ‘furbetti’ che grazie ad alcuni raggiri riuscivano ad evitare il pagamento del bollo-auto.
Le indagini hanno messo la luce su 24 soggetti fiscalmente residenti e/o domiciliati nei Comuni del Sud Pontino e si sono soffermate sulla disamina dei requisiti legittimanti l’accesso alla esenzione dal pagamento del “bollo-auto”, riconosciuta per legge ai portatori di handicap gravi o dei familiari cui gli stessi risultino fiscalmente a carico.
Attraverso un’analisi di rischio condotta con le banche dati, sono emerse diverse irregolarità riconducibili a soggetti intestatari di veicoli circolanti, perché dotati di copertura assicurativa RCA, e risultanti allo stato beneficiare dell’agevolazione in questione.
L’attività di analisi si è articolata in due fasi: una prima, consistita nell’esame documentale dei dati acquisiti presso gli Enti pubblici competenti; una seconda, caratterizzata dai riscontri fattuali sulla reale posizione degli automezzi e sulla composizione del nucleo familiare degli istanti.
All’esito degli accertamenti è emersa una situazione di grave irregolarità. Nei confronti dell’8% delle posizioni controllate, i familiari dei soggetti beneficiari dell’agevolazione, risultati deceduti, hanno omesso di comunicare l’avvenuto decesso, continuando così a beneficiare indebitamente dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica.
In conformità ad un consolidato indirizzo giurisprudenziale, nei loro riguardi ha trovato applicazione l’art. 316–ter, comma 2 del c.p., nella parte in cui prevede che qualora la somma indebitamente percepita sia pari o inferiore ad € 3.999,96 si applichi la sanzione amministrativa non superiore al triplo del beneficio conseguito. Sono state quindi accertate sanzioni amministrative per complessivi 22 mila euro nei confronti di 24 soggetti.