Grandi opere, dall’aeroporto civile, passando per la Roma – Latina, con un occhio attento allo sviluppo di un territorio ormai fermo da anni. La questione dei danni causati dalla riforma Delrio e la volontà di riportare la Provincia ai fasti del passato.
Sono queste le direttrici su cui si muove l’incontro, organizzato questa sera da Giorgio Ialongo, dal titolo “La Provincia che vogliamo”. Assenti i vertici del partito dal coordinatore regionale Claudio Fazzone e del consigliere regionale Giuseppe Simeone. Presente, invece, il capogruppo in consiglio regionale Antonello Aurigemma.
In sala, tra gli altri, i consiglieri comunali e provinciali Giovanna Miele di Latina e Vincenzo Carnevale di Fondi, il consigliere comunale di Sermoneta Giuseppina Giovannoli e il consigliere comunale di Sezze Paride Martella, i consiglieri comunali di San Felice Circeo Felice Capponi e Marco Di Prospero, Giovanni Moraldo e Giuseppe Fonisto di Bassiano.
“Vogliamo confrontarci sui progetti per migliorare concretamente la vivibilità della nostra Provincia. Nessuno è dietro il banco dei relatori. Volutamente – ha spiegato Ialongo – abbiamo scelto di farlo per non mettere nuove distanze tra i cittadini e la Provincia diventata ente di II livello”.
Gli interventi si sono susseguiti veloci.
“Edilizia scolastica, ambiente e viabilità, uniche funzioni che ci sono rimaste, sono in una situazione allarmante. Nella nostra provincia per anni abbiamo vissuto un periodo d’oro iniziato con Martella e proseguito con il presidente Cusani – ha detto Carnevale – e dobbiamo tornare a riprenderci il ruolo che, proprio grazie, all’elezione diretta dei rappresentanti e la scelta dei programmi da parte dei cittadini, abbiamo potuto garantire. Ci hanno relegato in un’aula consiliare dove parliamo tra di noi che, invece, vogliamo tornare a dialogare con i cittadini per portare in Provincia le loro istanze”.
Ha rincarato la dose, puntando sulla necessità di riportare la Provincia a quella che era, Giovanna Miele: “La Regione è lontana da noi – ha detto la consigliera Giovanna Miele – come dimostra il fatto che spesso le scelte che il territorio esprime vengono, senza cognizione di causa, ribaltate. E’ il caso della gestione rifiuti ma anche della formazione e della scuola. Serve più che mai un Ente intermedio capace di far sentire la nostra voce con quella autorevolezza e determinazione che merita. Vogliamo una provincia a difesa, da difendere e da sviluppare”.Si parla di infrastrutture, a partire dalla Roma – Latina, sviluppo, risorse naturali e di tante potenzialità inespresse per mancanza di risorse e di potere decisionale”.
Si cerca pragmatismo, si vuole tornare a quell’azione di cui la Provincia è stata privata.
“Pur non essendo una iscritta di Forza Italia – ha spiegato Giuseppina Giovannoli pronta ad affrontare una nuova campagna elettorale a Sermoneta – ho voluto prendere parte a questo incontro perché dobbiamo confrontarci sulla provincia che vogliamo al di là dei partiti e nell’interesse delle comunità. Dobbiamo recuperare come è stato con Martella e Cusani quel ruolo di governance che alla Provincia, diventata una scatola vuota, spetta”.
E Martella, nel suo intervento, ha puntato tutto sulle infrastrutture, dicendo che il problema vero della provincia non è la Roma-Latina ma la Cisterna Valmontone.