Volano gli stracci attorno al Brancaccio: Gelmini attacca Toti, Fazzone stende Gelmini. Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Non basta sventolare qualche bandiera azzurra per annacquare la mancanza di rispetto che ingenerosamente Giovanni Toti continua a manifestare verso i parlamentari, i dirigenti e i militanti di Forza Italia”.
E ancora: “La narrazione di Toti è una fake news, Berlusconi ha già avviato la nuova fase”. Ma anche “E’ nel solco della rivoluzione liberale promossa dal nostro presidente che parlamentari dirigenti, coordinatori regionali, militanti, governatori azzurri sono pronti alla nuova svolta, ma nel segno di Forza Italia e non per qualcos’altro, nemmeno bene identificato”. Ce n’è abbastanza per tacere anche l’ultimo, in ordine di tempo, simpatizzante di Toti.
Al Brancaccio non c’era neanche lui: non ha fatto in tempo a farci un salto; assente giustificato. Parliamo del senatore pontino Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia. Le parole di Gelmini lo stuzzicano e le lancia dardi con la punta avvelenata.
“Inqualificabili ed inaccettabili le parole ed i toni utilizzati da Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, nei confronti di Giovanni Toti e dell’iniziativa che si è svolta oggi (ieri per chi legge, ndr) al Brancaccio a Roma – attacca il senatore di Fondi -. Frasi denigratorie che hanno colpito al cuore centinaia di persone che hanno scelto di partecipare, tra amministratori e simpatizzanti, ad una riunione organizzata non da una persona qualsiasi ma da un coordinatore nazionale, scelto tra l’altro dallo stesso Berlusconi, per scrivere le regole su cui camminerà il cambiamento, non più rinviabile di Forza Italia”.
“La Gelmini dovrebbe, anche per il ruolo che ricopre, unire e non certo dividere”, commenta Fazzone al quale sono invece piaciute le parole utilizzate da Toti alla sua convention: “Sono uno stimolo e non un freno per tutti noi. Mi spiace oggi non essere stato presente, ma come avevo annunciato, ero fuori Roma. Ciò non toglie che il pensiero espresso da Toti è quello che da tempo in tanti condividiamo. Forza Italia per cambiare deve puntare sulla meritocrazia, sul coinvolgimento dei territori e di tutti nei processi decisionali che non possono essere calati dall’alto. E’ arrivato il momento di smetterla di nascondersi dietro il ruolo e la statura di Silvio Berlusconi a cui tutti vogliamo bene e a cui tutto il partito deve molto. Il cambiamento passa per le persone e per il metodo”.
“Forse la Gelmini – conclude il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio – ha paura che la sua poltrona se sottoposta al giudizio dei cittadini possa traballare. Altrimenti non si spiegherebbe questo atteggiamento di chiusura e le parole denigratorie verso chi sta lavorando per dare ai cittadini un partito all’altezza delle aspettative, una classe dirigente scelta e non nominata che possa contribuire concretamente a far crescere il nostro Paese e i nostri territori, e per dare a Forza Italia una chance di rinascita non più rinviabile. Non si vive di rendita né di posizioni acquisite. La politica è stare sul territorio ogni giorno al fianco dei cittadini”.