Un Emporio di solidarietà a Formia per distribuire i viveri alle famiglie in difficoltà. E’ stato organizzato dalla Caritas e sarà inaugurato martedì 11 agosto alle 19.30, alla presenza dell’arcivescovo di Gaeta, Luigi Vari, e del sindaco di Formia Paola Villa.
I nuclei con problemi economici sono individuati dai centri Caritas parrocchiali. L’emporio sarà gestito dagli operatori pastorali delle parrocchie di Sant’Erasmo, Madonna del Carmine e Santa Teresa d’Avila.
I Centri di Ascolto sono in contatto con le famiglie che possono accedere all’Emporio della solidarietà, e assegnano loro una tessera con relativi punti in base alla composizione del nucleo famigliare ed alle condizioni socioeconomiche. Per fare la spesa le famiglie accedono all’Emporio dove possono trovare sia generi alimentari sia prodotti per l’igiene personale e della casa. Il budget di punti va gestito dalla famiglia e quindi diventa uno strumento educativo e di responsabilizzazione. L’aiuto è a tempo determinato per evitare assistenzialismo e accompagnare le persone all’autonomia. Gli operatori e i volontari dell’Emporio analizzano gli acquisti e aiutano a “spendere” i punti al meglio.
Il direttore della Caritas diocesana don Alfredo Micalusi afferma: “Durante l’emergenza Covid-19 i giovani dell’Azione Cattolica delle parrocchie di Formia con l’iniziativa Il Pane di San Rocco hanno tenuto aperta la chiesa intitolata al Santo trasformandola, di fatto, in un emporio solidale. Grazie al loro entusiasmo e alla loro generosità, noi parroci abbiamo compreso che dare continuità a questa esperienza era il modo migliore per tenere accesa quella luce di speranza che i giovani hanno acceso nel cuore della nostra città. Abbiamo voluto unire le forze e far nascere l’Emporio che porta il nome biblico ‘Sarepta’: è un segno di speranza in tempo di carestia, è la Provvidenza di Dio che non viene mai meno per sostenere chi è nel bisogno”.
Il parroco della Madonna del Carmine e Santa Teresa d’Avila don Carlo Lembo: “L’apertura dell’emporio è un ulteriore segno di comunità aperte al territorio, al servizio dei bisogni della città. Vogliamo con questo luogo rispondere all’appello dell’arcivescovo a costruire spazi di prossimità in questo tempo difficile nel quale l’emergenza Covid-19 ha messo alla prova tante famiglie e attività del nostro territorio”.