Michele e Pasquale, insieme da quasi 20 anni, avevano portato all’attenzione delle forze dell’ordine gli attacchi omofobi che subiscono da oltre due anni. Oggi i carabinieri hanno denunciato i vicini di casa, che vivono come loro nel quartiere Penitro, a Formia.
I due, una coppia di 65 anni, sono stati incastrati dalle telecamere che li avrebbero ripresi durante alcuni degli episodi che Michele e Pasquale avevano raccontato ai carabinieri e al Gay Center.
Diversi erano stati gli accertamenti per chiarire i motivi di un tale accanimento verso due persone che sono insieme da tanti anni e che mai avevano avuto simili problemi. Tutto sarebbe iniziato quando i due si erano trasferiti al Penitro, in un alloggio Ater. Allora era iniziato l’incubo. Cosa potrebbe nascondersi dietro a tanto odio? Secondo quanto emerso gli aggressori non farebbero parte di partiti politici o movimenti schierati contro i diritti degli omosessuali e non avrebbero manifestato in altro modo queste convinzioni.
Verifiche erano state svolte anche sull’aggiudicazione delle case popolari. Tutte le abitazioni sarebbero state assegnate regolarmente. Eppure gli indagati non avrebbero cercato di intimorire soltanto la coppia gay. Michele e Pasquale avevano raccontato, infatti, che anche gli altri vicini di casa erano spaventati. Più volte avevano detto che avrebbero intrattenuto soltanto contatti su WhatsApp per non farsi sorprendere a parlare con loro, per paura di problemi.
La dichiarazione dipinge un quadro del quartiere tutt’altro che rassicurante, in cui forse non tutto sarebbe venuto alla luce. Le indagini continuano e non sono esclusi ulteriori sviluppi.