I consiglieri comunali, una volta eletti, debbono dichiarare la loro appartenenza ad un gruppo, che si compone di almeno due consiglieri. E’ quanto previsto dall’articolo 25 dello Statuto del Comune di Latina e che in questi giorni è stato oggetto di un’interpretazione da parte del presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari che ha di fatto impedito la formazione di un nuovo gruppo ai fuoriusciti di Latina Bene Comune, Olivier Tassi, Salvatore Antoci e Massimo Di Trento confluiti così nel gruppo misto. Interpretazione che secondo i consiglieri di opposizione è del tutto fuorviante e meritevole di approfondimento dal momento che ritengono che “la costituzione di un gruppo consiliare corrispondente ad una lista elettorale in cui almeno due consiglieri siano stati eletti possa aversi indipendentemente dal momento in cui i consiglieri, in presenza dei requisiti, ne facciano richiesta”. Con questa motivazione è stata presentata una richiesta di Consiglio comunale per l’interpretazione autentica dell’articolo 25 dello statuto. Primo firmatario dell’istanza è Nicola Calandri, seguono i consiglieri Massiliano Carnevale, Giovanna Miele, Raimondo Tiero, Andrea Marchiella, Matilde Celentano, Alessandro calvi, Matteo Coluzzi, Giorgio Ialongo e Matteo Adinolfi. Per i sottoscrittori della richiesta l’approfondimento e l’interpretazione autentica dell’articolo riguardante la formazione dei gruppi consiliari non è questione “interna” alla maggioranza e investe l’intero Consiglio comunale.