Un Latina rimaneggiato da un virus intestinale porta a casa con sacrificio la sfida interna con il Monterosi. Al termine della gara ai microfoni della sala stampa nerazzurra è intervenuto il neo allenatore Gaetano Fontana che probabilmente avrebbe preferito non giocarla questa partita, ma non per le assenze se per se, ma perché in ballo c’era la salute dei giocatori.
E’ un Latina che ha fatto tanto sia sul piano atletico, sia sul piano del sacrificio. Si è vista subito la mano del tecnico di Catanzaro. La ricerca della mezz’ala tra le linee ha creato molto scompiglio alla difesa della Tuscia ed è proprio da questa chiave tattica che sono nate le migliori occasioni da gol per il Latina. Queste le parole in conferenza al termine della sfida di ieri sera:
Sulle assenze a causa virus intestinale e sulla gara di sacrificio:
“Fino a stamattina avevamo 5 giocatori abili ed è stata veramente dura e difficile, ma è stata è stata dura e difficile perché si parla tanto di sport, di correttezza e di lealtà però poi quando ci troviamo di fronte ai fatti pratici tutti quanti girano le spalle ed è stata una cosa vergognosa perché nessuno ha voluto venirci incontro, nessuno probabilmente ha creduto che ci fossero degli influenzati, ma non un’influenza normale perché noi è da ieri che andiamo avanti indietro per gli ospedali e per le case dei ragazzi per cercare di tamponare questo virus. Oggi di mezzo c’era la salute dei miei giocatori, parlare di tattica o di tecnica credo che sia fuori luogo.
Ho chiesto ai ragazzi se se la sentissero di giocare poiché eravamo ancora in tempo per andarcene a casa, una volta scesi in campo avremmo dovuto dare tutto senza accampare poi scuse. Ecco credo che loro siano andati oltre i propri limiti, ma se questa vittoria è venuta fuori perché è stato fatto un lavoro alle spalle di Di Donato eccezionale insieme al prof, perché la squadra dal punto di vista fisico ha retto fino a quando potuto ma dopo tutto quello che c’è stato se non ci fosse stata una preparazione adeguata probabilmente avremmo finito la partita dopo il primo tempo. Detto ciò sono veramente rammaricato, contento per la vittoria ovviamente, ma oggi mi sento sconfitto, sconfitto perché lo sport deve essere sport ed è la seconda volta che mi accade una cosa del genere. Oggi ho messo a rischio i ragazzi ma non lo dico tanto per dire perché è stato così perché fino a questa mattina quando c’era gente che vomitava per quattro volte di fila, costretta ad andare in bagno in maniera ripetuta. Abbiamo annullato tutti gli incontri ci siamo trovati stamattina ma giusto per fare un briefing con la società e con il direttore. Non ho visto i ragazzi se non a letto, abbiamo annullato ogni forma di incontro per evitare che ci fossero altri contagi, che ci fossero altri influenzati. Alcuni si sono alimentati con con delle flebo per cercare di recuperare i liquidi ed i sali persi. Devo essere onesto, i ragazzi della curva oggi volevano gli attributi da parte dei ragazzi, credo basti quello che ho detto”.
Sull’aspetto tattico e sulla differenza fatta da Riccardi:
“Devo dire che la differenza l’hanno fatta tutti se parliamo dell’aspetto lavorativo perché non era semplice in due giorni preparare una partita. I ragazzi hanno cercato di mettere in pratica quello che abbiamo fatto in questi due giorni e soprattutto ho chiesto ordine e pulizia giocate semplici e quelle due cose che stavamo provando e una delle due era la ricerca proprio di giocatori capaci dal punto di vista tecnico che potessero dare qualità che potessero creare superiorità. Questo è riuscito molto bene a Riccardi ma anche a Del Sole, ma oggi non menzionare nessuno sarebbe offensivo, guardate Marino che è quello che, anche con l’influenza, si è reso disponibile a giocare. Serbouti era clinicamente ancora non a posto e lui mi ha detto ‘mister non mi interessa se c’è bisogno io ci sono’, questo vuol dire che questi ragazzi hanno delle qualità proprie che vanno valorizzate. Però oggi hanno sbagliato a vincere questa partita, dovevano perderla, perche se hanno vinto in queste condizioni adesso me li sbrano”.
Dove può arrivare questo Latina:
“Non c’è una posizione, io lavorerò per cercare sempre di fare qualcosa in più, ovviamente c’è ancora tanto da aggiustare. L’arrivo di Fasolini ci ha semplificato qualche giocata, ad esempio quando dovevamo iniziare l’azione da dietro. Magari a volte l’impostazione non era giustamente fluida, ma pian piano cercheremo di mettere qualcosa in più perché questa a mio avviso è una squadra forte dal punto di vista tecnico. E’ evidente che manchi qualcosa, quel qualcosa dovremo sopperirlo con un atteggiamento che andando avanti cercheremo di inserire. Quello che mi è piaciuto di più oggi è stato la voglia di recuperare la palla una volta persa”.