Lo aveva denunciato per stalking, ma durante la deposizione era emerso un episodio che la vittima non aveva riconosciuto come violenza sessuale. Lo ha fatto per lei il pubblico ministero, che ha deciso di procedere separatamente anche per quel fatto che, se verificato, sarebbe stato commesso su una minorenne. La giovane infatti, che ora ha 20 anni, all’epoca della relazione non ne aveva ancora 18.
Ieri mattina la giovane, assistita dagli avvocati Maurizio Forte e Benedetta Orticelli, è stata sentita nell’ambito di un incidente probatorio, davanti al giudice per le indagini preliminari, Pierpaolo Bortone. La sua testimonianza è stata così cristallizzata e potrà essere utilizzata durante un eventuale processo, se l’indagato sarà rinviato a giudizio anche per questo reato.
Per ora il 23enne, di Fondi, è a processo per stalking, per aver tormentato la giovane donna dopo che lei aveva deciso di interrompere la relazione. Comportamenti sempre più stringenti, da parte di qualcuno che ricorda il “prevaricatore” da manuale, che avrebbero distrutto la vita della presunta vittima, psicologicamente molto fragile. La ragazza, però, dopo un periodo buio aveva deciso di affrontare il suo incubo e aveva presentato denuncia.