La scorsa settimana, ilgiudice Laura De Stefano del Tribunale di Napoli, nell’ambito di altri due diversi procedimenti penali riconducibili all’ “Operazione Gea”, ha pronunciato la Sentenza con la quale, condannando gli imputati, ha riconosciuto il MOF parte lesa e ammessa al risarcimento dei danni.
L’Operazione “GEA” prese spunto dalla precedente “Operazione Sud Pontino”, per analoghi fatti sequenziali accaduti nella primavera del 2010, e venne condotta, come si ricorderà, dalla DIA di Roma coadiuvata dalla DIA di Napoli, Salerno, Palermo, Caltanissetta, Catania e Bologna, portando a sgominare un’organizzazione criminale dedita a condotte illecite nell’ambito della gestione dei trasporti di ortofrutta da e per i maggiori mercati all’ingrosso del centro e sud Italia.
La Sentenza della dott.ssa De Stefano fa seguito alla precedente analoga Sentenza del gennaio 2012 emessa, sempre, dal Tribunale di Napoli, che, per la prima volta, proprio nell’ambito dei procedimenti legati all’” Operazione Sud Pontino” riconobbe la MOF SpA quale parte lesa ammettendola, anche in quell’occasione, al risarcimento dei danni.
“In entrambe le Operazioni “Sud Pontino” e “GEA” – dichiara Enzo Addessi amministratore delegato MOF – il MOF è stato vittima di un ciclone mediatico, con ampio risalto a livello nazionale ed internazionale, i cui echi ciclicamente – purtroppo – ritornano, con gravissimo danno d’immagine e di prestigio non solo per la MOF SpA quale Ente Gestore del Centro Agroalimentare all’ingrosso di Fondi, ma anche per tutti gli operatori e l’intero sistema imprenditoriale universalmente denominato e riconosciuto, nel settore, sotto il nome di MOF quale sinonimo di qualità e modello di assoluta eccellenza”.
“Ebbene – prosegue e conclude Addessi – la Sentenza della scorsa settimana emessa dal Tribunale di Napoli, che ha condannato gli imputati a pene detentive che vanno dai quattro agli otto anni di reclusione, accogliendo a pieno le motivazioni addotte in sede dibattimentale da parte dei consulenti legali del MOF gli avv.ti Antonio Paolo Panella e Valeria Simeoni del Foro di Roma sui gravissimi danni all’immagine e al prestigio dell’intero “Sistema MOF”, ha nuovamente sancito che isolati fenomeni criminali addebitabili ad alcuni, non possono essere generalizzati a danno di un intero sistema imprenditoriale onesto e laborioso che ne è, invece, semplicemente vittima e acclaratamente “parte offesa”. La MOF SpA e gli operatori del MOF continueranno a stare in prima linea a fianco della Magistratura e delle Forze dell’Ordine per combattere ogni tentativo di infiltrazione malavitosa e di illegalità, denunciando qualunque fenomeno anche solo sospetto, a tutela della propria dignità di uomini e di onesti lavoratori”.