Il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini, ha visitato l’azienda agricola di Remo Di Meo che fa parte dell’associazione e che è rappresentante del settore florovivaistico, travolto dalla pandemia. Di Meo, portavoce della categoria che conta centinaia di aziende tra i territori della provincia di Latina e a sud di Roma, ha sottolineato come anche la campagna di vendita delle stelle di Natale è notevolmente ridotta, finora già del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Nel corso dell’incontro che abbiamo tenuto nei giorni scorsi presso questa azienda – ha spiegato il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini – Remo Di Meo, che divide le sue attività imprenditoriali nel settore florovivaistico con aziende tra Aprilia e Nettuno e a Latina e Sabaudia, ha rappresentato una realtà che non può non destare preoccupazione.
Dopo il lockdown di marzo il settore è stato piegato da una pesantissima crisi che si trascina fino ad oggi e che, in assenza di un intervento concreto da parte dello Stato e della Regione Lazio, rischia di compromettere definitivamente l’intero comparto. L’andamento della campagna per le stelle di Natale, legato inevitabilmente alla situazione che stiamo vivendo, annuncia un ridimensionamento che ad oggi si aggira intorno al 50%. Parliamo di milioni di euro bruciati a cui bisogna fare fronte con interventi di sostegno immediati alle imprese”.
“Il trend di vendite pesantemente in diminuzione – spiega Di Meo – conferma un anno estremamente complicato per la nostra categoria. E’ evidente che se non ci sarà un supporto reale per le imprese florovivaistiche siamo davanti ad all’ennesimo colpo, gravissimo, al nostro comparto. Confidiamo che dalla Regione e dal Governo nazionale arrivino risposte e soprattutto indicazioni chiare e che, anche in un Natale diverso come sarà giustamente quello di quest’anno, riusciremo a trovare il modo di lavorare e di farlo per salvare le nostre aziende ma i numeri non ci aiutano: la mia sola attività, come molti altri imprenditori della mia categoria, quest’anno ha lavorato per produrre centinaia di migliaia di stelle di Natale, se questo trend negativo venisse confermato nei prossimi giorni le perdite per la mia e per moltissime altre imprese sarebbero ingenti”.