Vincenzo Valletta, consigliere comunale della Lega di Latina, avrebbe auspicato una ripartenza diversa in questa Fase 2 per la città di Latina. Invece, a suo dire, questo periodo “ha messo in primo piano i tanti, troppi ritardi accumulati sino ad oggi dall’amministrazione guidata dal sindaco Coletta. Un settore fondamentale (il commercio, ndr), per la tenuta economica di un territorio costretto a navigare a vista in attesa di interventi, da parte delle istituzioni locali, che possano dargli ossigeno e supporto in un momento delicato che nasce da mesi di serrande abbassate, fatturati inesistenti e posti di lavoro tagliati”.
“Invece ha continuato – quello a cui si assiste sono piccoli interventi, tanto rari da sembrare gentili concessioni, che senza una visione chiara e generale della città sono gocce in un mare di inefficienza. Il riferimento va d’obbligo al tanto decantato piano del commercio arrivato sugli annunci trionfali di Lbc in consiglio comunale ad ottobre dello scorso anno e rimasto lettera morta.
Quel piano, evidentemente considerato dalla maggioranza un mero adempimento formale, è un piano regolatore indispensabile per dare sviluppo a Latina. Ad esempio per quanto concerne le attività dei mercati sulle aree pubbliche ci avrebbe consentito di ricucire il tessuto delle periferie con quelle del centro, consentendo agli operatori di sfruttare le aree a disposizione, attuando tutte le misure di contenimento e prevenzione e dando ai cittadini riferimenti di prossimità che avrebbe in primis scongiurato assembramenti. Avrebbe, e darebbe, la possibilità di utilizzare, non solo in casi scelti a tavolino, piazza del Popolo per lo svolgimento di mercati, come per quello dei prodotti agricoli; o ancora di utilizzare l’area del parco Falcone e Borsellino che sembra un monumento a se stessa”.
Valletta ha ancora due idee per ripartire con maggiore slancio: “Bisognerebbe riorganizzare al più presto il Mercatino della memoria, che fornirebbe la doppia funzione di riportare persone nel nostro centro storico ormai diventato l’ombra di se stesso e persone nei negozi e nella ztl.
Sarebbe, inoltre, utile, proprio nell’interesse di tutto il comparto dare l’opportunità a gli ambulanti che vendono dolci, piccolo artigianato, prodotti locali, e street food di sostare almeno un giorno a settimana lungo il Corso o in piazza del Popolo riportando quella vitalità che proprio chi produce sa sprigionare. Questa amministrazione continua a mancare di coraggio e di una visione di insieme del futuro di Latina sotto ogni profilo e a pagarne il prezzo troppo alto sono come sempre cittadini ed imprese”.