I gruppi locali dell’associazione Fare Verde chiedono alle amministrazioni di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale.
Hanno presentato una bozza di mozione, che Francesco Ciccone e Rita Feuda pensano di presentarla nell’ambito del prossimo consiglio comunale in ognuno dei due centri.
Chiedono che “i consigli comunali, i sindaci e le giunte si impegnino a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, riconoscendo le responsabilità storiche del cambiamento climatico; a predisporre iniziative che vadano nella direzione della riduzione delle emissioni e per la promozione delle energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della Pianificazione Urbana, nella Mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento, nella riforestazione urbana.
Ad intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini ed associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione; a farsi parte attiva presso il governo, l’amministrazione provinciale di Latina e la Regione Lazio perché prendano provvedimenti analoghi; ad installare erogatori d’acqua nei luoghi pubblici per incentivare l’uso di borracce riutilizzabili e disincentivare quello di bottiglie di plastica usa e getta; ad istituire un servizio di Bike Sharing cittadino, che agevoli gli spostamenti in bicicletta; ad installare nuove rastrelliere blocca-telaio per le bici che possano permettere a chiunque viaggi in bici di poterla portare ovunque senza dover temere furti; a prevedere un servizio di scooters sharing (monopattini), nel rispetto dei vincoli economici dell’Ente; a prendere in considerazione le necessità delle studentesse e degli studenti pendolari; a limitare il consumo di plastica usa e getta all’interno dei due Municipi; a promuovere sempre più numerosi momenti di informazione dei cittadini in merito al consumo critico ed alle tematiche ambientali, al fine di garantire uno sviluppo culturale omogeneo nel rispetto dell’ambiente; a creare una rete di produttori locali al fine di incentivare la vendita di cibo a Km 0 soprattutto all’interno degli Istituti Scolastici”.
La proposta sarà ampliata con la richiesta di predisporre annualmente documenti di monitoraggio e verifica delle emissioni di CO2 sul territorio e di produzione di energie rinnovabili, sia sul fronte pubblico che privato, coinvolgendo nel reperimento delle informazioni gli enti titolari dei dati necessari. E ancora la promozione, in tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale, di iniziative per far conoscere la “Dichiarazione di emergenza climatica, attraverso attività eseguite da associazioni e professionisti competenti in materia.