Condannati in due per i reati ambientali contestati nell’ambito della gestione dell’ex pollificio di Borgo Bainsizza: oggi la sentenza a carico di Lamberto Liverani, Gianni Marani, amministratori della società Tre Emme. Stralciata nel corso del procedimento la posizione di Irene Van Engelenhover, legale rappresentante della società Ovi, proprietaria del complesso immobiliare in cui era stato gestito l’allevamento.
Un anno e sette mesi di reclusione per Liverani e pena identica per Marani. Il giudice Beatrice Bernabei li ha ritenuti responsabili delle emissioni di miasmi e odori nauseabondi che avevano molestato i cittadini dell’intera area; degli scarichi delle acque reflue provenienti dall’allevamento nel terreno e nel corpo idrico superficiale in assenza di prescrizioni; del deposito di rifiuti pericolosi e non su nuda terra e della violazione di norme per la sicurezza del luogo di lavoro.
Il giudice ha inoltre condannato entrambi gli imputati a risarcire le parti civili che si sono costituite nel procedimento, il Comune – rappresentato dall’avvocato Francesco Di Leginio – e 16 residenti di Borgo Bainsizza, appartenenti al comitato “Amici del Borgo” – rappresentati dall’avvocato Marcello Montalto, per i danni subiti da liquidarsi in separato giudizio; a pagare in via previsionale 8.000 euro al Comune e 600 euro per ciascuna delle altre parti civili; a pagare un’ammenda di 8.400 euro oltre alle spese processuali, 1800 euro per il Comune di Latina e 3.500 per le altre parti.
I due sono stati assolti del reato conseguente all’inottemperanza dell’ordinanza del Comune di Latina di chiusura e cessazione dell’attività definitiva, non svuotando l’allevamento e non interrompendo il ciclo produttivo e dalla contestazione di aver dato vita ad un allevamento di gran lunga superiore ai 40.000 capi autorizzati.
Il pollificio di strada del Bufalotto era stato sequestrato nel 2014, dopo una serie di esposti. Oggi il giudice ha disposto la restituzione del sito alla proprietà.