Cristina Iacovacci, 45enne di Latina, è l’unica donna pontina candidata alle elezioni europee del prossimo 26 maggio. E’ in lista con CasaPound-Destre Unite. Bionda, occhi azzurri, laureata in psicologia, impegnata nel sociale, responsabile del servizio Dillo di CasaPound Latina, attivista del movimento da tre anni.
Perché CasaPound? “Ho conosciuto questo movimento attraverso mio figlio che ne faceva e ne fa parte tutt’ora e quando ci sono entrata l’ho sentito subito mio”, risponde la candidata. Quanti anni ha suo figlio? “Adesso ha 21 anni e studia Chimica all’Università. Si chiama Roberto.” Bene, oggi è la festa della mamma e lei è qui nella sede di CasaPound Latina, candidata alle europee. Sta per arrivare il segretario nazionale Simone Di Stefano. Quali sono i temi di questa campagna elettorale? “Italexit. Uscire dall’Unione Europea è un processo complesso da percorrere per la salvezza dell’Italia. Serve un piano industriale, dobbiamo riappropriarci della politica monetaria, dobbiamo tornare ad esportare le nostre produzioni in tutto il mondo”.
La sede di CasaPound, in pieno centro urbano a Latina, è grande ed accogliente. “Ci sono problemi con l’affitto – spiega il referente Marco Savastano – perché noi ci autofinanziamo e non è facile raggiungere ogni mese la cifra che serve. L’immobile è di proprietà dell’Enel con il quale abbiamo trovato un accordo che tuttavia non siamo riusciti a mantenere. Stiamo vedendo se riusciamo a raggiungere un nuovo accorso”. La sede è grande. L’edificio era abbandonato ed è stato completamente rimesso a posto dai militanti del movimento. Al suo interno si raccolgono le dettare per la colletta alimentare, si svolgono attività culturali e ricreative, e si ospitano persone in difficoltà. L’esecuzione dello sfratto ricadrebbe anche su quest’ultime.
Di Stefano è partito da Nettuno, ma è quasi arrivato nel capoluogo pontino: dobbiamo “liberare” Iacovacci. Oltre alla promozione di Italexit, qual è un altro tema forte di CasaPound per questa tornata elettorale? “Lavoro, ben pagato per tutti – risponde senza esitazione Iacovacci -, perché solo così è possibile acquistare una casa e consentire alle coppie di avere figli e poterli crescere. Lavoro, casa e figli. Non ci serve altro”.
Il segretario nazionale ha varcato l’ingresso della sede di Casapound Latina e i microfoni sono già accesi davanti ad una platea composta. Non vola una foglia quando Iacovacci (seguirà l’intervento di Di Stefano) racconta la sua prima esperienza da militante del partito di destra: è il 24 agosto 2016, terremoto ad Amatrice. “Ho capito cosa vuol dire scudo e spada”. Guarda e ascolta il video seguente.