Umberto Pagliaroli, arrestato con l’ex moglie Gina Cetrone nell’ambito dell’operazione Scheggia, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Qualche giorno fa anche Cetrone era uscita dal carcere per aver ottenuto la misura meno afflittiva.
Pagliaroli è accusato anche di illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso. Si sarebbe servito di Agostino Riccardo e di Renato Pugliese per intimorire un imprenditore che aveva deciso di lavorare nel suo stesso settore. Davanti al giudice per le indagini preliminari che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare, Pagliaroli, assistito dall’avvocato Cesare Gallinelli, era rimasto in silenzio. Non aveva risposto alle domande, come invece ha fatto l’ex moglie.
Nell’operazione erano stati arrestati anche Armando Di Silvio e i figli Samuele e Gianluca. Gli imprenditori, secondo l’accusa, si sarebbero serviti più volte degli esponenti della nota famiglia rom di Latina, per intimorire concorrenti o persone che dovevano loro denaro.
Le indagini sono state un ulteriore approfondimento investigativo che la Squadra Mobile di Latina ha condotto sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia di Roma, dopo alcune dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Pugliese e Riccardo e hanno riguardato anche la gestione dei manifesti durante la campagna elettorale del 2016.