Sequestrato oggi a Sonnino l’impianto Igeco per la produzione di conglomerati bituminosi e cementizi, sito in località Colle Rotondo. Ad apporre i sigilli sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo forestale di Latina che, su delega della Procura, hanno effettuato negli ultimi mesi accertamenti volti ad appurare la fondatezza di diversi esposti relativi alla provenienza dei cattivi odori e ai conseguenti disagi subiti dagli abitanti della zona.
Le indagini hanno preso il via a seguito di denuncia sporta dal comitato “Il fontanile” cui sono seguiti più di recente, in data 12 gennaio 2018, esposti presentati dal sindaco di Sonnino, aventi tutti ad oggetto una richiesta di verifica agli enti competenti delle modalità operative della società Igeco per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. In particolare il sindaco si è fatto portavoce di numerose istanze di cittadini che si sono lamentati per gli odori, i fumi e i miasmi provenienti da Igeco. E gli accertamenti che la Procura ha affidato ai carabinieri forestali del Nipaf hanno avuto esito positivo.
I sigilli apposti oggi sono stati disposti dal sostituto procuratore Luigia Spinelli con decreto di sequestro preventivo di urgenza con richiesta di convalida, per gravi indizi in merito al reato di cui all’articolo 674 del codice penale in relazione all’attività svolta presso l’insediamento industriale Igeco di via Consolare in località Colle Rotondo. Iscritto nel registro degli indagati per lo stesso reato, getto di cose pericolose, in questo caso i cattivi odori potenzialmente pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, l’amministratore e il legale rappresentante delle società proprietarie dell’impianto, Giulio Toppetta.
Nel provvedimento del pm Spinelli si sottolinea come, nonostante le numerose segnalazioni provenienti dai cittadini e dal sindaco di Sonnino a partire da gennaio 2018, non siano state messe in atto misure effettivamente idonee a limitare le esalazioni odorigene che continuano ad essere avvertite in tutta la zona. Dunque, il periculum in mora alla base della motivazione del sequestro d’urgenza e della contestuale nomina per la custodia giudiziaria affidata al dottor Lorenzo Palmerini. Si tratta dello stesso professionista a cui il sostituto Spinelli ha affidato anche l’impianto di compostaggio ex Kyklos, ora Acea, di via Le Ferriere ad Aprilia, sequestrato il 14 dicembre 2017 per lo stesso reato contestato a Igeco.
E’ tolleranza zero da parte della Procura di Latina contro le esalazioni moleste: con i sigilli di oggi salgono a tre gli impianti sequestrati per i cattivi odori. Il primo della terna è stato quello della Sep di Pontinia in forza dell’ordinanza del Gip Giuseppe Cario su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano. L’impianto, affidato alla custodia giudiziaria al dottor Mario Cucchiarelli, è sotto sequestro dal 4 ottobre 2017 nonostante le successive prove effettuate dall’azienda per abbattere gli odori molesti.