Si è tenuta questa mattina la seduta del consiglio direttivo dell’Ente Parco del Circeo, al quale hanno preso parte le componenti ministeriali, del Corpo forestale dello Stato, dell’Ispra, dei Comuni di San Felice e di Ponza, del direttore e del presidente dell’ente Parco. All’ordine del giorno svariati argomenti, quasi tutti rinviati, però, per lasciare spazio al quarto punto: “Situazione dell’Isola di Zannone e relazioni con il Comune di Ponza”, ente municipale cui appartiene il territorio di Zannone. La presidenza della seduta è stata affidata ad Egidio Calisi, assessore del Comune del Circeo e componente del direttivo dell’Ente Parco.
La discussione si è resa necessaria vista l’offensiva mediatica a carattere nazionale scatenata dal sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, il quale non ha risparmiato nell’ultimo mese accuse molto forti sia nei confronti dell’Ente Parco (di cui, peraltro egli stesso è componente in seno al consiglio direttivo) sia nei confronti del Corpo Forestale dello Stato, colpevole a suo dire del mancato controllo del territorio e dell’isola di Zannone in particolare.
La pietra dello scandalo, come ha ribadito nel suo intervento Vigorelli, andava ricercata nel reperimento di quattro siti “discariche a cielo aperto con schifezze di ogni tipo, dalle brande da letto ai water, dai tubi di eternit al veleno per topi”, ma anche nel fatto che alcune strutture presenti sull’isola siano fatiscenti e in condizioni indecorose (la casina di caccia, il faro ecc). Senza parlare dell’assenza di un punto di approdo sicuro, delle condizioni di degrado dei sentieri esistenti e delle condizioni di malnutrizione dei mufloni esistenti sull’isola. Tutte cose che hanno portato Vigorelli a inviare un esposto al Procuratore della Repubblica di Cassino al fine di valutare l’esistenza o meno di reati.
La risposta del Presidente del Parco, Gaetano Benedetto, è stata molto articolata e ha toccato tutti i punti cruciali dell’argomento: dalle trappole per i topi (Zannone è stata oggetto di un intervento di lotta al ratto nero conclusosi con successo) ai sacchi neri che si trovano vicino al faro, dalla Casa di Caccia al Faro di Capo Niro, alla responsabilità sulla produzione di rifiuti e sulla loro mancata rimozione.
Abbastanza palese la voglia di uscire dal Parco con tutta Zannone del sindaco Vigorelli e altrettanto evidente il tentativo di Benedetto di dimostrare che le responsabilità su certi argomenti non possono essere addossate al Parco né alla Forestale ma vanno attribuite a chi dell’isola è proprietario, cioè il Comune di Ponza. La seduta si è conclusa con la sottoscrizione di due atti di intenti. Apertura sull’approdo e sul ripristino di vigilanza dell’isola.