“L’obiettivo condiviso è l’eliminazione delle emissioni odorigene moleste, le puzze che hanno condizionato la vita e le aziende nella zona negli ultimi 15 anni da parte dell’impianto di compostaggio – fa sapere Libralato -. L’azienda Sep, pur avendo la capacità di lavorare 70 mila tonnellate è autorizzata per trattare 49.500 tonnellate annue: ha presentato ulteriori progetti per sfruttare al massimo le sue capacità ed è in attesa dell’approvazione da parte della provincia di Latina. Alla Sep si dovrebbe affiancare il progetto della società Sogerit allo scopo della riduzione dei disagi. La Sep ha informato sugli abbattitori delle emissioni (scrubber, biofiltro) e sul fatto che molti dei problemi derivano da una sbagliata raccolta differenziata per colpa dei cittadini che non selezionano. La Sep ha informato che tra le cause recenti delle puzze anche i furti continui notturni di cave di rame cui pongono rimedio con nuovo acquisto. I quantitativi di rifiuti trattati nella zona possono aumentare di 3 -4 volte rispetto all’attuale con gli altri progetti in corso o approvati (Easy Energia Ambiente, Sogerit). Secondo Ugolini Pontinia è fortunata ad avere un impianto di compostaggio. Per il dottor Martinelli, che in passato si era occupato di altri impianti di compostaggio, quando le problematiche si ripetono per anni, sono da ricondurre o ad errori di progetto oppure ad errori di gestione. Sono state evidenziate la mancata valutazione di impatto ambientale dell’area complessiva per i numerosi progetti e impianti che hanno e avranno impatto sull’ambiente e sulla salute. E’ quindi necessario che ci sia una verifica complessiva, comprensiva della combinazione dei vari impianti. Anche l’attività di controllo dell’ArpaLazio, secondo la relazione presentata in commissione parlamentare contro le ecomafie e in commissione rifiuti alla Pisana, ha dei limiti per l’esiguo numero di dipendenti dell’Agenzia e per le scarse risorse a disposizione. Altro problema normativo sui controlli delle emissioni odorigene sulle quali è in grave ritardo la Regione Lazio. I 4 rappresentanti dei comuni, in conclusione dell’incontro, hanno concordato di recarsi negli uffici della provincia di Latina per verificare l’iter dei progetti in corso allo scopo di ridurre disagi ed emissioni. Sarà quindi da richiedere una verifica delle emissioni odorigene e, alla Regione Lazio, la verifica del risanamento della qualità dell’aria. Ugolini continuando a promettere la soluzione dei problemi, ha dato appuntamento a 20-30 giorni dopo l’inizio del nuovo impianto. Cittadini e amministrazione continueranno la loro attenzione in difesa dell’ambiente e della salute pubblica”.
Emissioni odorigene nel comprensorio di Mazzocchio sotto la lente dei sindaci. L’incontro con aziende, comitati e tecnici
Anna Maria Bilancia, sindaco di Priverno, Luciano de Angelis, sindaco di Sonnino, Giuseppe Papi vice sindaco di Roccasecca dei Volsci hanno aderito all’invito del sindaco di Pontinia Carlo Medici per analizzare le problematiche ambientali, sociali, sanitarie della zona di Mazzocchio, Fossanova, Sonnino Scalo e Roccasecca per gli impianti insalubri esistenti e di progetto con particolare riferimento al ciclo dei rifiuti.
L’incontro si è tenuto ieri alla presenza di Vittorio Ugolini per conto della Sep, la società che gestisce l’impianto di compostaggio nella zona industriale di Mazzocchio, con consulenti e progettisti. Presenti anche un comitato cittadino di Sonnino Scalo, alcuni consulenti tra cui Fabrizio Martinelli, Presidente dell’Ordine Professionale dei Chimici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, l’avvocato Stefano Giannetta, legale dello storico comitato di Mazzocchio (ma non i componenti del comitato), amministratori e cittadini di Pontinia, con in testa il vice sindaco Patrizia Sperlonga, l’assessore Giovanni Bottoni, il delegato all’Ambiente Valterino Battisi nonché l’ecologista Giorgio Libralato.