“Se il presidente Zingaretti non vuole fare gli interessi di Roma, che è la Capitale d’Italia ma soprattutto la città più importante del Lazio anche dal punto di vista della produzione dei rifiuti con 3 milioni di abitanti che diventano 4,5 con turisti e lavoratori, lo dica chiaramente. Roma sta soffrendo, Ama sta facendo il massimo trattando più rifiuti possibile ma se non abbiamo sbocchi ulteriori non sappiamo dove portarli, e questo è competenza della Regione. Il presidente lo deve dire e lo deve fare: non possiamo più attendere, non abbiamo più tempo”. Virginia Raggi, sindaco a cinque stelle di Roma, mette il dito nella piaga dell’emergenza rifiuti e sbotta contro il presidente della Regione Lazio. Non è la prima volta che il primo cittadino accusi il governatore del Lazio per una mancata soluzione al problema rifiuti, ma oggi è andato dritto al punto: Nicola Zingaretti autorizzi impianti o dica che non vuole fare il bene di Roma. Le dichiarazioni di fuoco, rilasciate da Raggi nel corso dell’inaugurazione del nuovo parco di Tor Mariana, sono state riprese dai media e dalle agenzie di stampa.
“Sul tema dei rifiuti c’è questo piano del 2012 – afferma Raggi, come riportato dall’agenzia Dire – che deve essere attuato. Alla Regione è stato detto con una prima sentenza del Tar nel 2016, con una seconda sentenza nel 2018“. Musica per le orecchie di Rida Ambiente di Aprilia che aspetta fiduciosa l’indicazione dalla Regione per il sito da destinare a discarica di servizio. La sentenza dava tempo fino alla fine di maggio, ma ad oggi nessuna novità. Potrebbe intervenire un commissario ad acta. “Sappiamo che il presidente Zingaretti – continua Raggi – avrebbe avviato dei contatti con una delle aziende laziali per sbloccare questo piano del 2012 ma a oggi Roma non ha avuto alcun tipo di risposte. Sappiamo anche che ci sono stati contatti tra la Regione Lazio e la Regione Puglia, ma oggi a più di un mese di distanza c’è ancora questo rimpallo tra le due amministrazioni, e sapete bene che Roma ha avuto un aumento di rifiuti di più del 10% rispetto all’anno scorso, un aumento considerevole per cui abbiamo bisogno di altri sbocchi che sono competenza della Regione.
Abbiamo tra l’altro già chiesto più di due mesi fa di autorizzare due impianti per il compostaggio dei rifiuti ma il presidente continua a dire ‘cosa vuole fare il Comune di Roma?’. Abbiamo presentato delle richieste formali, se volesse iniziare a dare l’autorizzazione e la Via a quegli impianti (anche Montello?, ndr) noi potremmo già partire con i lavori e renderci un pezzetto più autonomi”.
La sindaca di Roma è un fiume in piena e ora punta al nuovo governo giallo-verde: “Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e del tpl a Roma porteremo a breve questi dossier sui tavoli del Governo – sono sempre le dichiarazioni di Raggi riportate dall’agenzia Dire – , perché purtroppo in questi giorni stiamo assistendo a una brutta prova della Regione sui trasporti. Quando Zingaretti era venuto in Campidoglio per iniziare a trovare delle tematiche comuni su cui inaugurare il nuovo corso della sua nuova legislatura regionale avevamo convenuto che le ferrovie ex concesse sarebbero dovute andare a Roma Capitale, e invece abbiamo scoperto con nostro grande sconcerto che il presidente ha deciso di metterle a gara”.
“Credo che il Governo possa fare non solo attività di moral suasion, ma nel momento in cui noi diciamo che abbiamo bisogno di ridisegnare e di ridefinire le competenze deve capire che ci sono alcuni rapporti Governo-Regione-Comune che non possono essere sempre frutto di una triangolazione, a volte troppo complessa: devono passare in maniera diretta tra il Governo e il Comune, altrimenti continuiamo a rimanere vittime di questi rimpalli di cui io non voglio scandagliare origini e motivazioni, ma mi limito a vedere gli effetti: i cittadini stanno soffrendo”, ha concluso il sindaco di Roma.