“Una squadra per rilanciare il Circeo e tornare a sorridere”. Il candidato sindaco Giuseppe Schiboni ha presentato così la lista civica “Circeo Futura” all’incontro che si è tenuto ieri sera al Park Hotel alla presenza di tantissimi cittadini. Un vero e proprio bagno di folla per salutare l’inizio della campagna elettorale di Schiboni e dei 12 aspiranti consiglieri: Giandario Agulini, Fabio Beccari, Felice Capponi, Giovanni Casciaro, Vincenzo Cerasoli, Monia Di Cosimo, Marco Di Prospero, Luigi Di Somma, Ines Palazzi, Rita Petrucci, Rita Rossetto, Franco Tassini. Un gruppo di professionisti, imprenditori ed esponenti delle varie categorie produttive di San Felice che si sono messi a disposizione del progetto e dell’idea di Schiboni. Non mancheranno altre figure che saranno incaricate di particolari problematiche: si tratta di Lorenzo Calisi, Valentina Cerasoli, Eugenio Di Cosimo, Angelo Guattari, Franco Farinella ed Elisabetta Napolitano.
Le modalità con cui è stato formulato il programma sono state illustrate da Angelo Guattari. Il documento è scaturito da un confronto costante e costruttivo con i cittadini e i rappresentanti dei settori strategici del paese.
“Si ripartirà proprio dalla gente – ha detto Schiboni. Organizzeremo delle assemblee pubbliche periodiche dove fare il punto della situazione e accogliere le richieste dei cittadini. La nostra azione amministrativa andrà in due direzioni: un intervento immediato sul territorio e un intervento programmatico. Nell’immediato procederemo a una riduzione della tassazione locale, facendo pagare il minimo indispensabile ai cittadini e offrendo al tempo stesso servizi efficienti. Altra priorità è restituire sicurezza al territorio, aumentando la vigilanza e potenziando la videosorveglianza. Ultimo ma non meno importante, ripristinare i servizi a favore delle famiglie e delle persone svantaggiate (penso ad attività utili come il prontobus e il taxi sociale che sono stati cancellati da questa amministrazione)”. Nel breve periodo, inoltre, la riattivazione delle conciliazioni, alienazioni ed affrancazioni, la riorganizzazione dell’ufficio urbanistico che è allo sbando, l’attivazione dello sportello dell’agricoltura e la dotazione per tutto il territorio di servizi primari come acquedotto e fognatura.
“Sarà un Comune – ha concluso Schiboni – a porte aperte dove non bisognerà fare la fila o prendere un appuntamento per interfacciarsi con l’amministrazione. Il municipio sarà la casa di tutti i cittadini”.