Deluso dai partiti Frankie (Francesco) Sanna, 61 anni, pubblicitario a Sabaudia e residente a San Felice Circeo, torna in politica candidandosi a sindaco con una lista civica per le amministrative della sua Priverno.
Sanna, dopo essere stato eletto consecutivamente per tre volte in seno al Consiglio comunale di Sabaudia, perché ha deciso di tornare a fare politica a Priverno? E’ soltanto una questione di cuore, legata al paese di provenienza?
“Il cordone ombelicale non è stato mai reciso, e per questo sento il bisogno di fare qualcosa per risollevare le sorti di Priverno, un paese sempre più abbandonato a se stesso. Negli ultimi anni il degrado, sia da un punto di vista urbano che sociale, ha imperato. E’ ora di invertire la rotta”.
A Priverno Sanna è stato consigliere comunale di opposizione dal 1994 al 2002 quando era sindaco Mario Renzi, uomo di centrosinistra. Poi è arrivato il centrodestra e una breve parentesi di centrosinistra con la consiliatura di Angelo Delogu, mentre lui era a Sabaudia. Dal 2002 ad oggi Priverno è peggiorata, sta dicendo. Si stava meglio con un sindaco di centrosinistra?
“Certamente sì. La gestione di Umberto Macci è stata disastrosa, di quella di Delogu non posso dire perché non gli è stato dato tempo di fare nulla. Aveva una squadra di giovani tutti in gamba e sono certo che se non fosse stato vittima del complotto politico avrebbe fatto sicuramente meglio del suo predecessore”.
Perché tanto astio per la politica-partitica dopo tanta militanza nei partiti e movimenti del centrodestra? Perché una lista civica?
“Perché mi sono liberato da lacci e laccioli che non servono a nulla. Da Alleanza nazionale fino a Fratelli d’Italia ho attraversato tutte le vicissitudini senza battere ciglio. A Sabaudia sono stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ma questo al momento opportuno non è contato nulla. E allora, forte della mia esperienza nelle amministrazioni comunali mi sono detto che se volevo fare il sindaco di Priverno non avevo bisogno del parlamentare di riferimento. So dove mettere le mani per fare buona amministrazione”.
Che accoglienza ha ricevuto a Priverno?
“Mi sento a casa, benissimo. Ho messo su una squadra molto motivata e politicamente eterogenea. I candidati in lista non hanno mai partecipato attivamente alla politica ma ognuno di loro ha le proprie idee. La nostra è una sfida dirompente. Abbiamo rotto tutti gli equilibri politici riservati a queste amministrative”.
Siete sicuri di vincere?
“Si, perché gli schieramenti canonici sono spaccati tant’è che al momento non è stata ancora ufficializzata alcuna candidatura. Sì, perché la nostra proposta amministrativa è valida”.
Tre cose da fare prima di tutto…
“Le priorità del programma di governo sono dieci, se ne devo scegliere tre sono: affrontare la disoccupazione giovanile, soddisfare il bisogno di sicurezza dei cittadini, rivedere l’assesto del territorio”.
Affrontare la disoccupazione giovanile: quali strumenti ha un sindaco?
“Quello di intercettare fondi da investire sul territorio in tutti gli ambiti. E’ così che si muove il lavoro. Poi c’è da lavorare anche in Comune. Abbiamo un corpo di Polizia Locale sottodotato, dobbiamo fare il concorso. C’è l’ufficio tecnico sguarnito. Possiamo reclutare con contratti a progetto”.
Priverno, città d’arte.
“Priverno Città d’arte significa turismo. Nel programma della lista ‘Sanna sindaco’ c’è l’istituzione di un consorzio turistico con i Comuni di Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina e Sperlonga. Possiamo andare insieme alla Bit e agganciare gli operatori del settore”
Amministrare oggi significa anche risparmiare. Come?
“Il Comune di Priverno ha 80 immobili e paga l’affitto a privati per le sedi istituzionali. Ecco, anche in questo saremo di rottura. I locali sfitti del Comune saranno resi vitali con i servizi ‘ospitati’ a caro prezzo nei locali dei privati. Il palazzo Zaccaleone sarà adibito a biblioteca comunale e a sede del corso universitario che attualmente si svolge alla Asl.”