Vai a caccia di antenne per dichiarargli la guerra, ma a quanto pare è più dannoso alla salute quel maledetto smartphone che hai in mano e che tieni incolato al padiglione auricolare almeno un paio d’ore al giorno. E’ quanto emerso oggi in commissione consiliare Ambiente del Comune di Latina. A riferire sull’argomento dell’elettrosmog sono stati la dottoressa Concetta Fabozzi, direttore tecnico, responsabile Servizio Aria – Agenti fisici – Impianti e rischi industriali dell’Arpa e l’ingegnere Claudio Baratta responsabile delle misurazioni delle onde elettromagnetiche effettuate a Latina dall’Arpa Lazio. L’audizione dei due tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale era stata richiesta dal consigliere Nicoletta Zuliani dopo una precedente relazione fornita dal consigliere Lbc Salvatore Antoci. L’istanza, accolta dal presidente Dario Bellini, è stata calendarizzata per la seduta di oggi, che alla fine ha portato buone notizie. In base a quanto riferito dai due rappresentati dell’Arpa, infatti, l’elettrosmog presente a Latina è in media di 3,4 Volt/metro. Un valore nettamente inferiore al limite massimo consentito per legge, pari a 6 Volt/metro. L’altra buona novità è che nel capoluogo pontino non vi sarebbe ulteriore spazio per nuovi ripetitori e che gli impianti già installati verranno di volta in volta sostituiti con nuove tecnologie. Dunque, l’Arpa ha fornito dati tranquillizzanti in merito al fenomeno dell’elettrosmog, spiegando anche che le onde elettromagnetiche emesse dai ripetitori telefonici sono meno “invadenti” di quelle radio-televisive.