Ospitiamo in questo spazio un contributo del collega Mario Tieghi su un evento che si è tenuto al Museo della Terra Pontina di Latina sulla Battaglia del Grano.
“La battaglia del grano e l’Agro Pontino” ha rappresentato l’argomento centrale della conferenza, che si è svolta a Latina, mercoledì 7 novembre scorso, presso il Museo della Terra Pontina. Valenti relatori hanno approfondito la particolare questione della coltivazione del grano all’interno del territorio pontino, tra i quali, Manuela Francesconi Direttrice Museo Terra Pontina, Antonio Saccoccio Direttore Ecomuseo dell’Agro Pontino, Angelo Valerio presidente ONDA e Felice Calvani, studioso e appassionato storico. Un quadro organizzativo che ha offerto degli elementi culturali e storici di significativo valore con la partecipazione di studiosi di svariate tematiche. Il prossimo appuntamento, fissato per mercoledì 14 novembre, riguarderà il tema della “Flora acquatica dell’Agro Pontino”, trattato dallo studioso Mauro Iberite. Risultano diversi gli argomenti, relativi al territorio ed all’ambiente collegati alla valutazione del processo ecomuseale, che sono stati inseriti nel nutrito programma inaugurato nell’ottobre scorso e che proseguirà fino al marzo 2019. Attorno all’importante questione agricola attinente alla coltivazione del grano, la Direttrice Francesconi ha ricordato alcune tappe del processo economico instauratosi nell’Agro Pontino, conseguente all’attività di investimenti intrapresi dall’O.N.C. Il Prof. Saccoccio, ha riportato l’attenzione sul piano storico e letterario, analizzando alcuni brani poetici, come nel caso dell’Inno omerico a Demetra ed il Poema della bonifica del 1935 del poeta futurista Giuseppe Trecca. In veste di testimone della comunità lepino-pontina, Calvani, si è soffermato attorno all’opera di riscatto dell’uomo nei confronti di una natura inospitale, approfondendo il prezioso lavoro svolto dagli agricoltori nella direzione del miglioramento economico, agricolo e sociale del territorio pontino. “Triangolo d’oro” e “California d’Italia” così l’autorevole imprenditore del settore agricolo ha esaltato le zone ubertose dove si è compiuto il miracolo naturalistico con la produzione di tanti generi, che hanno pienamente valorizzato questa parte di territorio. Un particolare richiamo è stato rivolto alla battaglia del grano, che prese inizio sin dai tempi dell’unità d’Italia. Ha inoltre riportato alla memoria le rilevanti figure di Nazzareno Strampelli, a proposito della genetica applicata alle piante, e di Gelasio Caetani, che fra l’altro si impegnò verso gli USA per la trattazione dell’oneroso debito dell’Italia conseguente alla 2^ Guerra Mondiale. “L’amore viscerale per il mestiere che faccio” è stato il messaggio che Felice Calvani ha inviato all’attenta platea, compiaciuta dell’excursus storico, letterario ed economico assieme ad una serie di dati di rilievo sviscerati nel corso della conferenza.
Mario Tieghi