Il Partito democratico non molla sul caso delle presunte varianti nascoste nella rigenerazione urbana di San Felice Circeo. Il consigliere regionale Enrico Forte ha protocollato presso la sede della Pisana un’interrogazione a risposta immediata per capire “in che modo il Comune di San Felice Circeo si era confrontato con gli uffici regionali per costruire il documento (la delibera approvata a giugno, ndr), così come dichiarato dal delegato del sindaco (l’ex sindaco Vincenzo Cerasoli, ndr) in sede di Consiglio comunale e per sapere se la delibera sia stata già trasmessa agli uffici regionali”.
L’iniziativa di Forte arriva dopo un primo intervento del segretario provinciale dem Claudio Moascardelli e del segretario locale Matteo Lazuisi volto a denunciare “l’ennesimo capitolo emblematico del modo di gestire la cosa pubblica da parte dell’amministrazione comunale” e a sollevare profonde perplessità in merito alle dichiarazioni dell’ex sindaco Vincenzo Cerasoli “meritevoli” di approfondimento anche attraverso le rappresentanze regionali (leggi qui).
Sull’argomento era poi tornato il segretario del locale circolo dem Lanzuisi facendosi portavoce del dissenso sul un maxi intervento edilizio previsto per Borgo Montenero (leggi qui).
“La rigenerazione urbana – ha dichiarato oggi il consigliere regionale Forte – è una enorme possibilità per gli enti locali, e non solo, che vogliono recuperare ed efficientare il patrimonio edilizio. Esistono regole che vanno rispettate, nella cornice della legge regionale che la definisce. Risulta che un Comune pontino abbia approvato una delibera che conterrebbe varianti importanti, ed occorre pertanto verificare se vi sia stato il dovuto confronto tra Comune ed ente regionale”.
“Questa delibera che si richiama alla legge regionale per la rigenerazione urbana – ha aggiunto il consigliere regionale dem – prevede l’adozione di importanti varianti urbanistiche e, da quanto appurato personalmente presso gli uffici regionali preposti, sembra che il Comune di San Felice Circeo non abbia mai inviato all’Assessorato regionale all’Urbanistica tale deliberazione né che abbia avuto contatti e concordato scelte con l’Assessorato all’Urbanistica”.