E’ uscita ieri sera, prima di mezzanotte, la sentenza relativa al processo Astice e Petrus: droga e favori all’interno del carcere di Latina. Era prevista per le 20, ma poi i tempi per il giudice del tribunale di piazza Bruno Buozzi, Giorgia Castriota, si sono allungati nel valutare la posizione dei 26 imputati e alle 23.15 ha letto il dispositivo.
Massimiliano Del Vecchio, Gennaro Amato, Angelo e Salvatore Travali sono stati così condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Antonio Di Noia a 3 anni. Angelo Petrillone invece a 5 anni e 8 mesi di reclusione e 24mila euro di multa. Simone Petrillone a 6 anni e 8 mesi e 30mila euro di multa. Riccardo Petrillone a 8 anni e 30mila euro di multa. Nicoletta Torri a 2 anni e 2 mesi, Martina Giacomelli a 3 anni, Michael Consoli e Adriatik Deda a 4 anni e 27mila euro di multa, Endri Collaku a 3 anni e 4 mesi, Gioacchino Iazzetta a 5 anni e 30mila euro di multa, Salvatore di Girolamo a 5 anni e 30mila euro di multa, Angelo di Girolamo 3 anni e 24mila euro, Antonio Sellacci a 2 anni e 4 mesi, Francesco Falcone a 2 anni e 4 mesi, Stefano Venditti e Mario Briganti a 1 anno e 8 mesi, con pena sospesa per Stefano Venditti.
E ancora Gianni Tramentozzi, l’agente penitenziario di via Aspromonte, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, mentre Marco Quattrociocchi a 3 anni. Andrea Lazzaro a 2 anni e 2 mesi.
Mauro Guerrieri a 1 anno e 9 mesi e Franco Zinni, ispettore penitenziario in pensione, a 4 anni: i due hanno scelto il patteggiamento.
Il giudice ha poi condannato Angelo, Simone e Riccardo Petrillone, Gioacchino Iazzetta, Salvatore di Girolamo e Gianni Tramentozzi all’interdizione legale per la durata della pena nonché all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Massimiliano Del Vecchio, Gennaro Amato, Angelo e Salvatore Travali, Michael Consoli, Adriatik Deda, Endri Collaku, Angelo Di Girolamo, marco Quattrociocchi, Martina Giacomelli e Antonio Di Noia sono stati invece condannati anche all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Assolta Eneida Skendo, perché il fatto non sussiste. Per Simone e Riccardo Petrillone e Angelo Di Girolamo sono stati invece assolti soltanto per alcuni capi di imputazione e condannati per gli altri. Il giudice Castriota ha infine disposto la confisca e distruzione della droga e del materiale sequestrato.
I pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca avevano chiesto 120 anni di reclusione complessivamente.
Il pubblico ministero De Luca aveva ripercorso le singole posizioni e contestato gli episodi facendo molto spesso riferimento alle intercettazioni, poi insieme a Bontempo hanno chiesto 10 anni di reclusione per Simone e Riccardo Petrillone, 5 anni per Angelo Petrillone, 5 anni per Massimiliano Del Vecchio e Gennaro Amato, 4 anni e 2 mesi per Antonio Dinoia, 5 anni per Angelo e Salvatore Travali, 2 anni e 2 mesi per Nicoletta Torri, 4 anni e 8 mesi per Martina Giacomelli, 5 anni per Ndricim Lalaj, 2 anni e 8 mesi per Eneida Skendo, 4 anni e 6 mesi per Eduart Lala, 5 anni per Michael Consoli, 2 anni per Adriatik Deda e 4 anni e 8 mesi per Endri Kollaku. E ancora hanno chiesto 6 anni per Gioacchino Iazzetta, 6 anni e 6 mesi per Salvatore Di Girolamo e 4 anni e 8 mesi per Angelo Di Girolamo, 2 anni e 4 mesi per Antonio Sellacci, 2 anni e 4 mesi per Francesco Falcone, 2 anni e 8 mesi per Stefano Venditti, 2 anni e 8 mesi per Mario Braganti, 5 anni e 4 mesi per Gianni Tramentozzi, 3 anni per Marco Quattrociocchi e, infine, 2 anni e 2 mesi per Andrea Lazzaro.
I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata, ricettazione, detenzione illegale e spaccio aggravati di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di arma da sparo.
Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli avvocati Maurizio Forte, Alessia Vita, Sandro Marcheselli, Amleto Coronella, Domenico Oropallo, Giancarlo Vitelli, Angelo e Oreste Palmieri, Gianmarco Conca, Italo Montini e Maria Antonietta Cestra.