Questa mattina la città di Formia si è svegliata ancora profondamente scossa dal duplice omicidio e suicidio in piazza Mattei. Le indagini sono serrate e sono coordinate dal sostituto procuratore di Cassino, Emanuele De Franco, che ieri pomeriggio, dopo il ritrovamento dei corpi, era sul posto. Il pm ha già fissato le autopsie sulle salme di Fausta Forcina, il marito Giuseppe Gionta e di chi avrebbe sparato e si sarebbe poi tolto la vita: il cugino della donna, Pasquale Forcina.
Gli esami autoptici saranno effettuati domani e il pm ha già nominato il medico legale per la Procura: la dottoressa Daniela Lucidi.
Alla base del dramma familiare ci sarebbe una questione di eredità, ma i carabinieri che stanno svolgendo le indagini per ora non possono escludere alcuna pista e, dopo aver effettuato ieri i rilievi sulla scena del delitto per trovare elementi utili alla ricostruzione della vicenda, hanno iniziato ora a sentire familiari e conoscenti.
Verso le 14 di ieri, 9 gennaio, Pasqualino Forcina, 64 anni, avrebbe sparato alla cugina Fausta, 67 anni, insegnante di matematica al Dante Alighieri, e poi al marito di lei Giuseppe Gionta, di 70 anni, anche lui ex professore e vice preside della stessa scuola. La donna, colpita da tre colpi di una pistola calibro 22, avrebbe cercato di fuggire, ma a nulla sono valsi i suoi sforzi. Un’ora più tardi è stata trovata da un altro condomino che ha dato l’allarme. Con la stessa arma il 64enne si sarebbe poi tolto la vita.