Presentato oggi il Dossier Ecomafia 2021 di Legambiente, con i dati delle illegalità ambientali realizzato in collaborazione con tutte le forze dell’ordine. Il Lazio purtroppo, sale per la prima volta in 4ᵃ posizione tra le Regione con il più alto numero di reati ai danni dell’ambiente, scavalcando per la prima volta una delle 4 Regioni italiane a tradizionale presenza mafiosa (la Calabria). I dati regionali relativi all’anno 2020, se confrontati con quelli del dossier precedente, sono impietosi; aumentano i reati complessivi che sono stati 3.082 (8,4 al giorno), le persone denunciate sono 2.775 e i sequestri 1.295, calano gli arresti (da 62 a 40). Tra le provincie la Città Metropolitana di Roma al 2° posto assoluto per numero di reati con 1.518; tra le prime venti anche quella di Latina in 17ᵃ posizione. Poi quelle di Rieti 218 reati, Frosinone 215 e Viterbo 183.
“Aumentano i reati ambientali nel Lazio e la nostra Regione sale nelle classifiche tra le meno virtuose – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – da questo quadro allarmante che ci viene raccontato dalle forze dell’ordine nel nostro dossier, cresce una situazione di forte emergenza alla quale bisogna dare risposte veloci. In tal senso chiediamo in primo luogo alla Regione Lazio di riattivare l’Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità, strumento strategico grazie al quale i cittadini possano contrastare ogni illecito con le loro denunce”.
E’ nel ciclo dei rifiuti e dello smaltimento illecito che il Lazio ha i peggiori dati: nella nostra Regione sono stati 736 gli illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti accertati nel 2020, 942 le denunce, 36 gli arresti e 391 i sequestri, dati con i quali il Lazio è in 2ᵃ posizione dopo la Campania per reati nel ciclo dei rifiuti (era al 3° posto nell’edizione 2020 del dossier). Tra le province continua quella di Roma ed essere tra le peggiori sui rifiuti, e se lo scorso anno era la terza peggior provincia, quest’anno sale al 2° posto assoluto con 418 reati, al 10° c’è quella di Latina con 114 illeciti, poi 69 a Viterbo, 62 a Frosinone e 39 a Rieti. Sul ciclo dei rifiuti, nella speciale classifica tra le Regioni per numero di incendi negli impianti di trattamento tra il 2013 e il 2020, la nostra Regione è al 4° posto assoluto con 128 impianti incendiati, il 9,9% del totale nazionale.
“Lo smaltimento illecito dei rfiiuti, in particolar modo a Roma e Città Metropolitana, è la causa maggiore dell’aumento degli ecoreati commessi nel Lazio, una situazione che nei territori è chiara, visibile e rispecchia completamente i dati che emergono dal dossier – conclude Roberto Scacchi -, così come dalle 1.000 discariche abusive che abbiamo mappato e delle quali abbiamo denunciato l’esistenza, le continue segnalazioni di nuove discariche nella Capitale e nel suo hinterland e in modo particolare tra il verde dove, Ama non provvede all’immediata rimozione nonostante le migliaia di segnalazioni che arrivano da anni, e nonostante essere l’unico soggetto deputato alla rimozione dei rifiuti. Nella Capitale il disastro totale nella gestione del ciclo dei rifiuti degli ultimi anni e le politiche totalmente inadeguate hanno spalancato praterie dove le ecomafie continuano ad agire, con conseguenze ambientali che vediamo emergere ovunque”.
Per il ciclo del cemento abusivo, il Lazio è in 5ᵃ posizione con 848 reati tra le Regioni, mentre tra le province quella di Roma è in 5ᵃ posizione con 215 reati e quella di Latina in 10ᵃ con 161, seguono Rieti con 99, Frosinone con 51 e Viterbo 32. Anche per le illegalità contro la fauna, il Lazio occupa una posizione d’alta classifica essendo la 4ᵃ Regione per numero di reati commessi contro gli animali, con 737 reati, 559 denunce e 488 sequestri; 645, la gran parte di questi reati, sono stati commessi in particolare nell’area della Città Metropolitana di Roma, 25 in provincia di Latina,12 Rieti,10 Viterbo e 4 Frosinone. Per quanto riguarda i reati contro la fauna, in particolare quella marina, sono 303 i reati di pesca illecita commessi che fanno del Lazio la 4ᵃ Regione in questa speciale classifica nazionale con 2,4 reati ogni km di costa