Economia
Rubrica settimanale
di Ivan Simeone
i.simeone@virgilio.it

Dal prossimo 15 aprile, si potranno inviare i progetti relativi al Bando della Regione Lazio “Donne e Impresa”. È questa una opportunità anche se il bando non è certamente facile da realizzare.
La Regione Lazio ha stanziato complessivamente circa 3 milioni di euro e sicuramente potrebbe essere un valido aiuto alle nostre donne imprenditrici.
In estrema sintesi possiamo dire che il bando prevede un contributo a fondo perduto, in percentuale sulla spesa che l’impresa deve fare con un minimo di 30 mila euro. Il contributo concesso è tra il 30% e il 60% sul totale dei costi ammissibili. Massimo del contributo 100 mila euro per ogni singola PMI.
La finalità del bando è la realizzazione di progetti “di investimento per lo sviluppo di nuove PMI femminili e l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di quelle esistenti, anche mediante l’adozione di soluzioni digitali.”
Ovviamente l’impresa che presenta il progetto deve avere una sede operativa nel Lazio, devono essere “imprese femminili”, ovvero “per imprese femminili si intendono: • la lavoratrice autonoma donna; • l’impresa individuale la cui titolare è una donna; • la società cooperativa, la società di persone o lo studio associato in cui il numero di donne socie o associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale; • la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.”
Vi sono alcuni aspetti che danno maggior punteggio come la “minor richiesta” di contributo richiesto, le imprese con un maggior numero di addetti, il possesso di “Certificazioni di Sostenibilità Ambientale”, le imprese giovanili. Tutti requisiti che, di fatto, fanno orientare il bando principalmente per quelle imprese e attività maggiormente strutturate.
Altro aspetto importante è la “velocità” di presentazione della domanda. Anche se non è un “click day”, i fondi vengono corrisposti con un ordine di presentazione, fino all’esaurimento dei fondi. Questo comporta che prima si presenta il progetto e maggiore è la possibilità di vederselo finanziare. Il bando è stato presentato lunedì scorso, 7 aprile, in Confesercenti Latina, nell’ambito di un “tavolo tecnico” tenuto da Clemente Catalani, titolare dell’Ente formativo “Res Nova”, accreditato Regione Lazio e con Fon.Ter.,il Fondo paritetico interprofessionale del terziario. Presente la Presidente di Confesercenti Latina Susanna Gloria Mancinelli.
Certamente questo bando è una interessante opzione per chi deve fare realmente degli investimenti. Il problema vero è che rimangono –di fatto- sempre escluse le micro attività che non riescono poi a beneficiare. Accanto a questi giusti interventi, vi devono essere reali supporti finanziari per le piccole attività commerciali di prossimità, altrimenti si rischia di parlare molto ma poi “l’economia del quotidiano” rischia di rimanere sempre ferma, nel migliore dei casi.
Per maggiori approfondimenti, ci si può collegare a: www.lazioinnova.it/bandi/pr-fesr-donne-e-impresa/ o inviare una richiesta di contatto allo Sportello di Confesercenti Latina : segreterialatina@confesercentilazio.com