Dopo otto partite di involuzione assoluta, il Latina esce dalla cerchia play off davanti ad un Bari in trionfo. Una domenica triste sul proprio campo, in cui le premesse non lasciavamo molto sperare, se non nell’orgoglio di chi si deve riscattare. Rivalse neutralizzate dalla capolista, che di suo aveva già vinto il campionato alla sconfitta del Catanzaro, ma che i punti se li è voluti assicurare in attesa del verdetto sul caso Catania ed eventuale, oggettivamente improbabile, revoca dei punti conquistati contro gli etnei qualora venissero esclusi dal campionato nelle prossime ore. Ipotesi anche questa improbabile, ma non impossibile, a tre turni dalla fine della stagione regolare.
Il Latina di suo non ha avuto molto da opporre al Bari, se non un inizio volenteroso senza l’episodio giusto a supporto. Per cui capita che da vittima sacrificale, in realtà la squadra di Di Donato abbia preso un gol in contropiede da manuale del calcio, in cui la deviazione di Celli sull’eterno Antenucci è stato il valore aggiunto. E quell’episodio sì che ha fatto la differenza, perché poco dopo Tonti si è riscattato alla grande sull’uscita ritardata, a causa della quale ha atterrato Antenucci in piena area di rigore
Non sempre si bloccano i rigori e non sempre si parano ad Antonucci. Nemmeno la prodezza di Tonti però ha destato i nerazzurri, nella ripresa più vicini al tracollo che al pareggio, che soltanto Carletti ha sfiorato in girata ad un minuto dal novantesimo.
Ma mai niente di concreto che potesse impensierire il Bari. E la delusione dei play off sfuggiti di mano, dopo averli tenuti saldamente per un paio di mesi, si è unita all’amarezza di assistere alla festa degli altri a casa propria. Ed ora: “Tre partite sono tante – dice il tecnico Daniele Di Donato -, possono cambiare un mondo. Lo dico in base all’esperienza da calciatore. Sono venuti a galla tutti i nostri problemi atletici, ci abbiamo fatto la bocca ai play off, per quanto siamo partiti per un altro obiettivo. In questa fase però non siamo un bel vedere”. Catania, Monopoli e Monterosi da affrontare. “Cerchiamo di fare più punti possibili, poi vedremo dove saremo arrivati“. Chiusura che non fa una grinza.
Latina – Bari 1-0
LATINA (3-5-2): Tonti; De Santis, Celli, Giorgini; Ercolano (15’st Teraschi), Barberini (29’st Atiagli), Amadio, Tessiore, Carissoni (40’st Rossi); Sane (15’st Carletti), Jefferson. A disp. Cardinali, Ciammaruconi, Sarzi Puttini, Mascia, Palermo, D’Aloia. All. Di Donato
BARI (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento (42’st Terranova), Di Cesare, Ricci; Maita (29’st Misuraca), Maiello, D’Errico (15’st Scavone); Citro (29’st Mallamo); Antenucci, Cheddira (15’st Simeri). A disp. Polverino, Plitko, Bianco, Galano, Mazzotta, Belli, Paponi. All. Mignani
ARBITRO: Carrione di Castellammare di Stabia
MARCATORE: 22’pt Antenucci
Assistenti: Dicosta di Biella – Nasti di Napoli
Quarto uomo: Iannello di Messina
Note: al 35’pt Tonti ha parato un rigore a Antenucci. Ammoniti D’Errico, Frattali. Angoli 3-3. Recupero 1‘pt e 4‘st. Spettatori 3295 spettatori, 1766 ospiti.