Il parere negativo dell’Arpa al progetto Ecoambiente, espresso ieri in conferenza dei servizi, per mancata corretta attuazione della bonifica, non allontana il rischio della riapertura dei cancelli della discarica di Borgo Montello a Latina. Almeno stando all’agitazione dei politici locali.
Ieri, a margine della seduta che prendeva in esame il recupero della volumetria di 38mila metri quadrati di rifiuti, la Lega pur esaltando il parere dell’Arpa ha espresso la totale contrarietà all’ampliamento della discarica di Borgo Montello e a “Latina discarica di Roma”, segno di un pericolo non ancora scampato.
Stesso sentore anche negli ambienti di Forza Italia. Il capogruppo regionale Giuseppe Simeone. “Le indiscrezioni di questi giorni ci lasciano perplessi per non dire allarmati”, ha detto a proposito della discarica di Borgo Montello e della cronica emergenza rifiuti di Roma capitale.
“L’ipotesi di ampliare la discarica di Borgo Montello mi vede assolutamente contrario. Quest’area ha già dato e dopo aver servito l’intera provincia di Latina, oltre a Comuni limitrofi come Anzio e Nettuno, non può diventare anche la pattumiera di Roma”, ha affermato Simeone, che oltre ad essere capogruppo azzurro alla Pisana è anche presidente della commissione Sanità.
“Trovo seccante che a pagare ulteriori servitù sia una località pesantemente penalizzata nel recente passato. Le indiscrezioni di questi giorni ci lasciano perplessi per non dire allarmati.
Sui rifiuti, per risolvere le emergenze che si presentano a Roma o in qualsiasi altra provincia del Lazio, servono dialogo, pianificazione e condivisione. Siamo pronti – ha dichiarato – con ogni mezzo a bloccare scelte che vanno a ledere la dignità dei nostri territori e, soprattutto, dei nostri cittadini”.
Per Simeone l’emergenza non può essere affrontata con l’apertura di nuove discariche o l’ampliamento di quelle esistenti. “Occorre recepire le istanze delle Province che, come nel caso di Latina, hanno pianificato interventi basati sull’effettiva esigenza e sul reale volume di rifiuti prodotto. Che hanno individuato i siti idonei per gli impianti, preoccupandosi di collocarli sul territorio in modo da garantire a tutti i Comuni la medesima distanza, parità di accesso ed i medesimi costi per effettuare lo smaltimento”, ha affermato Simeone citando il piano provinciale dei rifiuti approvato lo scorso anno dai sindaci pontini.
“Il principio dell’autosufficienza, nonché quello dell’imprescindibile esigenza di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio che li produce è sempre stato l’asse su cui ogni scelta, decisione o posizione è stata da me assunta. Mi auguro – ha concluso – che il nuovo piano rifiuti regionale sia ormai prossimo all’approdo in Consiglio e su questo garantisco un confronto serrato. A noi di certo sta a cuore il futuro dei nostri territori e delle comunità che rappresentiamo. Queste non possono continuare a vivere a proprio discapito un’emergenza che si paga in termini di qualità della vita, di sicurezza e di sviluppo”.