Si chiama gas criogeno la nuova sfida “green” della società Indeco, titolare di una parte degli invasi della discarica di Borgo Montello a Latina. L’autorizzazione ad installare un nuovo tipo di copertura sui bacini “chiusi” è arrivata dalla Regione Lazio il 28 agosto 2018, con determina Gr10576 pubblicata sul Burl del 6 settembre scorso. Si tratta di un’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per la modifica non sostanziale al piano di monitoraggio e controllo dei bacini post gestione S4, S5, S6 e S7.
Su richiesta della Indeco, la Regione Lazio ha quindi autorizzato l’istallazione di un tessuto fotovoltaico (non pannelli) sui bacini in chiusura definitiva, protetti da capping. Il tessuto, un telo in Hdpe, servirebbe a proteggere i rifiuti accantonati negli anni, dall’azione solare. Questa nuova protezione consentirebbe quindi di sottoporre i gas della discarica ad un diverso processo, per l’ottenimento di gas liquido, con emissioni in atmosfera pari a zero.
Alcuni mesi fa la società Indeco ebbe modo di spiegare (leggi qui) che i motori esistenti per la produzione di bio metano e il loro sistema, attraverso il nuovo progetto, sarebbero stati tenuti di riserva all’impianto di criogenesi. Previsto un rientro dell’investimento necessario in 20 anni, considerando il prezzo attuale di 140 centesimi a kw a cui la società potrebbe vendere il nuovo prodotto energetico. Roba da scienziati, sulla parola della società proponente dal momento che del progetto proposto e ora autorizzato, sebbene venga citato nell’Aia, non vi è traccia.
Anche la Gr10576 è di difficile lettura. Un atto amministrativo, molto tecnico, redatto dal numero uno della Direzione politiche ambientali e ciclo rifiuti della Regione Lazio, l’ingegnere Flavia Tosini. Un particolare però risulta molto chiaro e riguarda l’invaso S8, quello finito sotto sequestro a gennaio 2016, per eccessivo abbancamento di rifiuti. Dalla lettura dell’atto dirigenziale risulta che la società Indeco aveva chiesto di sottoporre a nuova copertura anche l’invaso S8, non più in funzione e quindi da considerarsi in post gestione al pari degli altri bacini S4, S5, S6 e S7. Negativa la risposta della Regione Lazio. L’istanza di Indeco per l’S8 è stata rigettata sulla base di una nota dell’Arpa Lazio del 4 giugno 2018 con la quale si afferma tra le altre cose che “la discarica, o parte della stessa, è considerata definitivamente chiusa solo dopo che l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione ha eseguito un’ispezione finale sul sito, ha valutato tutte le relazioni presentate dal gestore (ai sensi di legge decreto legislativo 36/2003) e comunicato a quest’ultimo l’approvazione della chiusura”. Dunque, nella determina regionale, al punto 24, si dichiara che il bacino S8 non può essere assimilato ad un bacino in gestione post operativa… perché manca la verifica finale dell’autorità. Ma a chi compete la verifica? La Regione non è forse l’autorità “richiamata” nella nota dell’Arpa? E qual è il ruolo dell’Arpa nella verifica finale da effettuare?
Quando si parla di Borgo Montello, di discarica chiusa, c’è sempre una porta che resta aperta.
Intanto oggi, al termine della commissione Ambiente del Comune di Latina, la consigliera Nicoletta Zuliani ha chiesto al presidente Dario Bellini, di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta un approfondimento sull’autorizzazione rilasciata all’Indeco e in particolare sull’esclusione del bacino S8 dalla condizione di post-gestione. Bellini ha accolto la proposta.