La Systema ambiente avrebbe inviato, il 7 ottobre scorso, una lettera alla Regione Lazio, ai curatori fallimentari della Latina Ambiente e al Comune di Latina, per chiedere una decisione in merito alle autorizzazioni richieste per la “sopraelevazione degli invasi” della discarica di Montello e al Tmb da realizzare. Diversamente chiederà indietro i 2,5 milioni di euro investiti per l’acquisto del 51% delle quote che furono della Latina Ambiente.
“La Systema Ambiente spa – ha ricordato Gianluca Di Cocco, portavoce di Fratelli d’Italia di Latina – è la società che si è aggiudicato il 51% delle quote di Ecoambiente “sfilandole” alla Paguro di Fabio Altissimi, grazie ad un’offerta di due milioni e mezzo di euro. Un passaggio che, di fatto, sancì l’acquisizione della totale proprietà della società che gestiva parte della discarica di Borgo Montello da parte del gruppo di Manlio Cerroni, il potente imprenditore del settore rifiuti, al quale è riconducibile la Systema Ambiente, così come l’Ecolatina Impianti che deteneva il rimanente 49% di Ecoambiente, minoranza delle quote che scelse di nominare una terza persona per acquistare il 51% delle quote beneficiando del diritto di prelazione”.
“Ricordiamo – ha aggiunto ancora Di Cocco – che la scelta di mandare in fallimento la Latina ambiente da parte dell’amministrazione guidata da Coletta era stata ampiamente criticata, visto e considerato che Ecoambiente gestiva gli invasi S0, S1, S2 ed S3 della discarica di Borgo Montello e che, proprio in seguito al fallimento di Latina Ambiente, la curatela fallimentare aveva disposto la vendita con diritto di prelazione alla ‘parte privata’.
Solo una volta fallito questo tentativo si è andati verso l’asta del 51% della società che era di Latina Ambiente”.
“Chiediamo – dice Di Cocco – alla luce anche di quanto emerso anche dalla missiva odierna di cui parliamo sopra, come si poteva pensare che la Systema Ambiente, oltre ad avere un progetto da 9 milioni di euro per realizzare un sito di compostaggio con cui conta di lavorare 30mila tonnellate di rifiuti organici l’anno, non avesse intenzione di riaprire definitivamente la discarica? Intenzione poi avallata anche dalla Regione Lazio, che nelle linee guida del gennaio 2019 non parla affatto di Tmb, anzi dichiara che la provincia di Latina possiede già capacità superiore al necessario in questo sens , evidenziando invece carenza invece dal punto di vista delle discariche, restando queste necessarie visto il livello molto basso della raccolta differenziata in provincia di Latina e nella Regione Lazio”.
Durante il consiglio comunale dell’11 novembre 2016, il sindaco e giunta s’impegnò ad impedire qualsiasi forma di riapertura della discarica, ad eccezione della gestione post mortem. “Oggi – ha continuato Di Cocco – come intende procedere l’amministrazione?”.