“Quando le scelte non sono condivise, si perde la visione di un quadro più ampio di bisogni e si crea conflitto: ecco che si lasciano indenni alcuni istituti e si mettono a soqquadro i delicati equilibri di altri. Invece di parlare attorno ad un tavolo mesi prima di una scadenza, si finisce con l’assecondare chi fa la voce grossa, quella di chi si sente scavalcato e trattato come un oggetto, non come soggetto”. Così la consigliera comunale di Latina Nicoletta Zuliani a margine della manifestazione di protesta di genitori e insegnanti della scuola di piazza Dante, andata in scena questa mattina contro il piano di dimensionamento che vede confluire le classi dell’infanzia e della primaria dall’istituto comprensivo Cena all’istituto comprensivo Volta.
Genitori ed insegnanti, con al seguito i piccoli studenti, hanno sfilato per il centro storico di Latina fin sotto il Comune. Poi una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Damiano Coletta e dall’assessore alla Cultura Antonella Di Muro.
Il primo cittadino e la sua delegata si sono messi in ascolto del gruppo di manifestanti, prendendo atto delle loro osservazioni e al contempo rivendicando le ragioni della scelta di dimensionamento “operata nel rispetto degli obblighi previsti dalla legge”. L’assessore Di Muro ha ribadito che “è stata una scelta adottata in seguito agli incontri e con l’ausilio del parere dell’Ambito Territoriale di Latina, dei dirigenti scolastici, dei sindacati di categoria e che le alternative prese in esame dall’amministrazione sono state bocciate in alcuni casi dalle organizzazioni sindacali perché avrebbero comportato una riduzione degli istituti comprensivi da 12 a 11, in altri perché incoerenti rispetto alla realtà territoriale”.
L’assessore ha riferito inoltre ai genitori di volersi impegnare presso l’ex provveditorato affinché le classi che hanno iniziato la secondaria di primo grado nel plesso di Piazza Dante possano completare il ciclo di studi nella stessa sede e che terrà gli stessi genitori e insegnanti aggiornati sull’evoluzione della vicenda. Non sappiamo se tale iniziativa, nel momento in cui veniva proposta, potesse riuscire a superare il malcontento palesato in queste settimane ma la delibera approvata oggi stesso dal Consiglio provinciale di Latina ha bocciato in toto la linea del Comune e di fatto dato ragione a genitori ed insegnanti.
Sull’argomento i consiglieri di Lista Calandrini e Fratelli d’Italia, Matilde Celentano, Nicola Calandrini e Andrea Marchiella, il 30 ottobre scorso, avevano depositato un’interrogazione che è stata calendarizzata per il question time di dopodomani, 16 novembre, con inizio alle 9.30, con la quale si chiedeva conto delle reali ragioni che avevano spinto l’amministrazione alla proposta di dimensionamento che sembrava contenere la sola logica dei numeri.
Intanto oggi dicevamo la bocciatura del dimensionamento proposto dal Comune di Latina da parte dell’ente di via Costa: la delibera andrà in Regione per l’approvazione definitiva del piano senza che sia previsto il passaggio della scuola di piazza Dante all’istituto Volta. Bocciata anche la proposta del Comune di Terracina, sprovvista dei pareri del consiglio d’istituto.
“Il dimensionamento è sì un atto di giunta – ha dichiarato la consigliera dem Zuliani a margine della vicenda di Latina -, ma non deve essere un atto di imperio e la consultazione va fatta contestualmente alla presenza di tutti i dirigenti degli istituti comprensivi, perché tutti sono interdipendenti e il cambiamento di un istituto si ripercuote inevitabilmente sugli altri (e poi la scuola non è ‘proprietà’ del dirigente, ma appartiene alla collettività). E proprio perché la collettività dei dirigenti è tutta coinvolta, sono ancora in attesa della risposta alla mia richiesta di accesso agli atti riguardante verbali dei numerosi incontri che l’assessore alla scuola dichiara di aver avuto insieme a tutti i dirigenti al tavolo la cui costituzione è stata annunciata all’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione Coletta. Verificherò se, come dice, questo del dimensionamento sia davvero stato un percorso condiviso: dal risultato a me non pare proprio”. “Mi auguro – ha concluso Zuliani – che si possa presto costituire la Consulta della Scuola per ricondurre la questione dimensionamento dalla protesta di piazza a modalità più condivise e trasparenti”.
Le polemiche sollevate attorno alla scuola di Piazza Dante hanno interessato le diverse forze politiche che siedono in Consiglio comunale. E se i consiglieri provinciali di Latina Bene Comune, Maria Ciolfi e Massimo Di Trento, appartenenti al gruppo delle civiche di via Costa, hanno votato contro alla delibera provinciale licenziata dalla commissione Scuola, Forza Italia ha espresso piena soddisfazione per l’atto approvato a maggioranza: “Si tratta di un atto che rappresenta in pieno le esigenze territoriali delle scuole della provincia, fatto con grande criterio da uffici e politici, la sintesi di un lavoro annuale di studio della rete scolastica provinciale. Ci dispiace del voto contrario dei due consiglieri di LBC che hanno evidenziato la criticità emersa dall’esclusione degli Istituti Comprensivi di Latina”, hanno dichiarato Giovanna Miele, Vincenzo Carnevale e Gianluca Taddeo a margine del consiglio provinciale di oggi.
“Come Forza Italia – recita una nota stampa del gruppo azzurro provinciale – abbiamo fatto presente che il dimensionamento scolastico di Latina non poteva essere accolto dalla commissione scuola perché limitato a due istituti e non condiviso dal territorio di Latina, come emerso anche stamattina dalla manifestazione dei genitori degli alunni di Piazza Dante. La non condivisione delle scelte e la limitatezza del piano presentato dal Comune di Latina è emersa anche nelle sedi provinciali dove forze politiche diverse hanno valutato e ragionato sull’inopportunità dell’intervento di modifica presentato tra l’altro in maniera tardiva agli uffici provinciali”.
“Dunque, per quel che attiene alle competenze della Provincia, la scuola di Piazza Dante rimarrà all’Istituto Comprensivo Cena – spiegano da Forza Italia-. Il dimensionamento proposto dal Comune non rispondeva alle esigenze territoriali. L’Istituto Giovanni Cena non ha numeri di iscritti così elevati da poter consentire la privazione del plesso di Piazza Dante. Ovviamente capiamo le difficoltà dell’Istituto Volta, ma un intervento del genere non avrebbe garantito la sopravvivenza di tutti e due i plessi. Forza Italia comunale e provinciale si sente vicino alle esigenze dell’istituto Alessandro Volta e ne comprende le preoccupazioni e proprio per questo in un’ottica di visione più ampia non poteva stare a guardare davanti ad un intervento da parte dell’amministrazione comunale che non avrebbe risolto in maniera adeguata e definitivamente la sofferenza di questo o altri istituti”. “Da oggi – hanno concluso Miele, Carnevale e Taddeo – si può iniziare un percorso nuovo di dialogo e cooperazione per organizzare la rete scolastica comunale”.