Ci sarà un nuovo sopralluogo nell’edificio abbandonato di via dei Lucani a Roma, dove è morta Desirée Mariottini. Lo hanno deciso i giudici della III Corte d’Assise – che hanno anche fissato la data del 14 novembre – per vedere con i propri occhi le stanze nelle quali si è consumato il delitto e dare la stessa possibilità ai membri della giuria popolare. Con loro ci saranno anche gli avvocati degli imputati e delle parti civili.
Sono passati esattamente due anni dalla morte di Desirée, la 16enne di Cisterna, e proprio oggi è fissata l’udienza del procedimento penale a carico di Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe, accusati di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di droga a minorenni.
L’udienza non è ancora terminata e questa mattina è finito l’esame di uno dei testimoni, imputato in un procedimento separato, Marco Mancini. E’ l’uomo accusato di aver procurato i farmaci che poi, in un mix letale con alcune droghe, avrebbero portato alla morte della 16enne. Mancini ha confermato di averla vista qualche volta e che in più di una occasione l’avrebbe accompagnata al treno perché era da sola. Ha potuto testimoniare però soltanto sul contesto nel quale è maturato l’omicidio, ma non sulla notte del decesso, perché in quei giorni era ricoverato in ospedale.
Proprio per i due anni dalla morte è stata organizzata a Cisterna, per le 18, una messa commemorativa in ricordo della giovane, nella chiesa del quartiere di San Valentino. Ieri, a San Lorenzo, a Roma, davanti al cancello del palazzo di via dei Lucali, si è tenuto un momento di preghiera.