Allo stadio ad ogni costo, arrestato dalla Polizia. Quella di Francesco D.V., 30 anni, campano residente a Latina, non è una storia qualunque di un tifoso che a un certo punto si mette nei guai per un tafferuglio allo stadio e si becca un Daspo. No. Ultrà della Juve Stabia ha violato così tante volte il divieto di accedere alle manifestazioni sportive da dover scontare a partire dall’altro ieri un cumulo di pene detentive di sei anni e otto mesi. L’ordinanza a suo carico è arrivata dal Tribunale di Torre Annunziata (Napoli). A notificargliela a Camposano, altro comune partenopeo, dove aveva trovato riparo in un alloggio di fortuna, sono stati gli agenti della Digos e della Squadra Mobile di Latina.
Il curriculum dell’ultrà: potrà tornare in curva per la Juve Stabia tra 32 anni
Francesco D.V. è stato destinatario di provvedimento Daspo nel 2007 da parte del Questore di Napoli; avendo reiteratamente violato gli obblighi di firma imposti dalla misura di prevenzione emessa, si è reso responsabile di più violazioni della stessa fattispecie di reato, che hanno determinato un cumulo di pene per un totale di anni 6 e mesi 8 di reclusione, 15.433 euro di multa ed una pena accessoria di divieto di accedere negli impianti sportivi ove si svolgono incontri di calcio della compagine della Juve Stabia per anni 32.
Sconterà la pena nel carcere di Poggioreale
Il 30enne, che già prima della emissione del provvedimento restrittivo era domiciliato nel capoluogo pontino, da tempo si era reso irreperibile. L’arresto nel comune di Camposano è avvenuto dopo una laboriosa attività investigativa della Digos e della Mobile pontina che ha permesso di ricostruire gli spostamenti dell’ultrà sul territorio nazionale sino ad individuarlo, l’altro ieri, presso l’abitazione in cui si era sistemato alla meglio. Francesco D.V. è stato tradotto nel carcere napoletano di Poggioreale.