SABAUDIA – L’Ente Parco prolunga i termini per i bandi riguardanti la questione daini.
Ormai un tema che ha coinvolto emotivamente non solo la comunità ma anche innumerevoli associazioni animaliste, che nel corso delle ultime settimane si sono schierate dalla parte dei graziosi abitanti dei boschi del Parco Nazionale.
I bandi alquanto controversi tra di loro promuovono da una parte la cessione dei capi vivi e dall’altra la formazione degli addetti all’attuazione della, ormai soprannominata da innumerevoli associazioni animaliste, “mattanza dei daini”.
Tra le associazioni scese in campo in difesa dei daini AM.AN.T. Odv, Animal Aid italia, Arcamica, Earth, ENPA, Gaia e LNDC, le quali hanno proposto all’Ente Parco innumerevoli azioni contenitive non estreme, che potrebbero sventare l’ingiusto destino riservato agli animali.
L’Ente Parco, dal canto suo, ha ritenuto comunque opportuno consentire una più ampia opportunità di presentazione, per l’anno 2021, delle istanze sia per i Bandi di cessione dei capi. Pertanto annuncia il prolungamento delle presentazioni per le istanze fino al 7 aprile 2021 alle ore 13.
La polemica
Il tempo per la presentazione delle istanze di adozione dei capi però non è sufficiente.
Infatti sono numerosi i paletti inseriti nel bando che rendono le adozioni davvero difficili: dalla costruzione di chilometri di cordolo di cemento ai tempi di bando molto stretti.
Chiunque volesse adottare uno di questi animali deve infatti garantire e farsi carico della creazione di un cordolo di cemento lungo chilometri per circondare l’area in cui saranno collocati idaini, ovviabile semplicemente con una buona rete elettrosaldata.