Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil ha raggiunto Pontinia per sostenere i lavoratori della Cuki in sciopero ad oltranza dal 23 luglio scorso. Il caso dei dipendenti pontini che chiedono migliori condizioni di lavoro è diventato nazionale.
A spingere Bombardieri in provincia di Latina probabilmente è stata anche la risposta dura e in qualche modo provocatoria dei vertici dell’azienda, che produce prodotti per la conservazione gli alimenti, alle richieste del sindacato: “Lavorare stanca”, riprendendo Cesare Pavese e così facendo in qualche modo minimizzando le rivendicazioni dei propri dipendenti.
Con Bombardieri, ieri pomeriggio, c’era a Pontinia anche il segretario generale della Uiltec Paolo Pirani.
“Questi operai stanno protestando – hanno dichiarato Bombardieri e Pirani – per rivendicare condizioni di lavoro più dignitose e sopportabili. Noi siamo al loro fianco per sostenerli in questa battaglia e perché si possa riprendere, al più presto, la produzione nel rispetto dei diritti e delle tutele previste dai contratti”.
A loro hanno fatto eco in un pomeriggio a 40 gradi i segretari della Uil e della UilTec di Latina, Luigi Garullo e Luigi Cavallo: “Piena solidarietà ai 60 lavoratori della Cuki di Pontinia che da oltre una settimana stanno protestando a oltranza per rivendicare il proprio diritto a lavorare con dignità e in sicurezza”.
“I dipendenti dell’azienda pontina, attraverso i delegati della Uiltec – hanno proseguito i sindacalisti – hanno dato il via a una mobilitazione spontanea. Una mobilitazione sicuramente non semplice anche perché parliamo di lavoratori che vivono del proprio stipendio ma che sono arrivati allo stremo delle forze e chiedono solamente dignità e condizioni lavorative umane.
Basti pensare che ognuno di loro, per gestire due presse, sale e scende quotidianamente più di 700 scalini. Questa situazione non è più sostenibile e la Uil tutta, dal nazionale al territorio, ha deciso di schierarsi al loro fianco, condannando l’atteggiamento finora assunto dai vertici aziendali che, anziché intraprendere un auspicato confronto con i propri dipendenti, li ha liquidati e scherniti definendoli, attraverso metafore, degli scansafatiche”.
“Erano decenni che non si vedeva una mobilitazione così spontanea – hanno continuato – e certamente non la lasceremo cadere nel vuoto. Abbiamo già interessato il prefetto, il presidente della Provincia, sindaco di Sonnino che si sono prontamente attivati e, insieme al segretario generale della Uil Bombardieri, siamo oggi al fianco dei lavoratori, anche per ricordare a tutti che la stessa Costituzione italiana dice che non ci può essere lavoro senza dignità. Fondamentale è ora – hanno concluso Garullo e Cavallo – sedersi intorno ad un tavolo e avviare un confronto sindacale per trovare soluzioni, evitando inutili prese di posizioni unilaterali”.