La politica è importante per una società e ancora di più nei momenti di crisi, per questo Nicoletta Zuliani, capogruppo del Partito democratico nel consiglio comunale di Latina, chiede di riattivare le commissioni.
“Mi sono messa nei panni di una persona che ha bisogno di un sostegno economico da parte del Comune in tempi di Coronavirus: ho cercato informazioni rispetto alle misure di contributo, di sostegno economico per famiglie. Ho cercato sul sito del Comune, ho cercato nel portale del segretariato sociale ma non sono riuscita a trovare un numero di telefono o l’ufficio a cui una persona deve rivolgersi se si trova in situazione di necessità economica per la prima volta”.
“Non mi ritengo – ha aggiunto per far capire il punto – una persona con difficoltà informatiche o digitali, né mi ritengo una persona o con difficoltà linguistiche pertanto devo arrivare alla conclusione che, chi non ha mai usufruito di questi servizi come minimo trova difficoltà ad accedervi per la prima volta. Allora ho telefonato ad un’assistente sociale del Comune e mi sono fatta dare i numeri. Al primo numero di cellulare non mi ha risposto nessuno: ho scoperto successivamente che quello è il punto unico di accesso del distretto, quello gestito dalla Asl. Al numero che invece fa riferimento al piano di zona ho trovato risposta immediata, professionalità e disponibilità”.
Zuliani si è messa nei panni di chi ha un’esigenza e in questo momento ha a disposizione soltanto un telefono e forse un computer per chiedere aiuto. “Quindi un problema – ha concluso – è l’accessibilità: persone che non hanno mai dovuto usufruire dei servizi sociali, ignorano come accedervi e faticano a trovare una via di accesso”.
Delle richieste di questi ultimi giorni il 70% riguarda contributi straordinari o a progetto – misure attualmente in uso – di sono persone che già usufruiscono dei servizi sociali e che sono già in carico al servizio. “Questo significa – ha continuato la consigliera – che questo canale è noto a chi già usufruisce di questi servizi! Chi non ne ha mai fatto uso lo ignora!
Il secondo problema è quindi la comunicazione. Oggi dobbiamo approntare una comunicazione completamente diversa perché le fasce di utenti e di cittadini che potrebbero aver bisogno di questi servizi sono persone che non ne hanno mai avuto la necessità e non sanno dove “andare” su internet (visto che fisicamente non ci si può muovere)”.
“Terzo problema: avremo sufficiente liquidità in cassa per poter soddisfare questi nuovi bisogni che oggi ancora non sono emersi ma emergeranno? A questo si può solo rispondere se la politica riesce a confrontarsi e, allo stato attuale, le commissioni non hanno avuto modo di poter analizzare, proporre, né tanto meno dare indirizzi o realizzare quanto la nuova situazione ci richiede. Mai quanto in questi momenti si comprende quanto la politica sia importante: un tecnico può dire se una cosa si può fare o no, ma i ‘sensori sociali’, la capacità di cogliere le difficoltà e l’urgenza di riportare i bisogni e di dare loro una risposta sono prerogative della politica che non può fermarsi, anzi oggi deve correre e dimostrare di saper rispondere alle esigenze dei cittadini più che mai”.