Minacciano un presidio permanente qualora fosse aperto il cantiere per la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina. Per le opere ci sono già dei ricorsi e inoltre è stato chiesto un pronunciamento dell’Autorità anticorruzione sulla assegnazione definitiva da parte dell’Anac, mentre i comitati del No al corridoio chiedono un incontro al sindaco di Latina Damiano Coletta e a tutte le istituzioni, Governo, Regione e Comune di Roma per fermare quella che definiscono una devastazione. La battaglia civica viene portata avanti da Gualtiero Alunni, Portavoce di tutti i Nodi territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e dal coordinamento dei 17 comitati di quartiere del IX Municipio di Roma Capitale.
Alunni ha formalmente chiesto incontro a Coletta e ai suoi assessori competenti, attraverso una nota fatta pervenire attraverso Michela Bondioli, responsabile della segreteria del sindaco del capoluogo pontino (?), “sicuro di trovare ascolto, nella piena trasparenza e partecipazione”. “Nel fare i più sinceri auguri di buon lavoro e di buona amministrazione, rimango in attesa di un cenno di riscontro positivo”, chiude la nota di Alunni indirizzata al primo cittadino di Latina. Parallelamente il coordinamento dei 17 CdQ del IX Municipio di Roma ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero delle Infrastrutture, al presidente della Regione Lazio e al sindaco di Roma, chiedendo di “di fermare la realizzazione dell’opera autostradale Roma-Latina contraria agli interessi legittimi delle popolazioni residenti, rinnovando con forza la richiesta di dare corso alle opere di mobilità sostenibile del Corridoio della Mobilità e della ferrovia leggera Roma-Pomezia unica soluzione per diminuire il congestionamento della circolazione veicolare sulle nostre arterie stradali.”