Inizia oggi, 3 giugno, una nuova fase di contenimento del Covid-19. Da oggi sarà possibile spostarsi da regione a regione senza autocertificazione. La Regione Lazio ha emanato una nuova ordinanza per regolare questo periodo, tenuto naturalmente conto delle disposizioni governative.
Nel Lazio, si legge nel provvedimento “non sono consentiti spostamenti in ingresso e sul territorio della Regione nei seguenti casi:
- soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) che devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
- soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario
Non si potrà viaggiare con una temperatura al di sopra dei 37,5 gradi: “I vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C; i vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco”.
Il passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C deve contattare il numero unico regionale dedicato 800.118.800 che, all’occorrenza, attiva il Sisp di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali “drive in”; fino all’esito del test diagnostico molecolare la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione.
Per prevenire, inoltre, fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio del certificato di esenzione per reddito E01, E02, E03, E04 e per esenzione per patologia, la scadenza del 30 giugno 2020 disposta con le ordinanze Z0005 del 9 marzo 2020 e Z0006 del 10 marzo 2020 è differita al 31 dicembre 2020, fermo l’obbligo degli assistiti di comunicare all’Azienda sanitaria di appartenenza eventuali variazioni intervenute, restando salva ogni diversa misura a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale.
Ovviamente, ha sottolineato la Regione Lazio “il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020. L’ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita dal Governo non ad istituirla. Rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5 e avvia i controlli preposti”.