La lotta contro il coronavirus ha innescato un’emergenza economica che può essere affrontata soltanto con nove idee, con una visione diversa delle cose.
Questo quanto emerso anche dal tavolo del Patto per Latina. Per questo il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Nicoletta Zuliani, propone di mettere in rete i produttori locali seguendo il modello Amazon.
“È vero ci vogliono idee – ha spiegato Zuliani – ci vuole un nuovo mind set, un nuovo approccio ai problemi e una grande flessibilità per uscire dagli schemi del vecchio mondo, quello pre-Covid. Oltre alle 2400 famiglie sostenute dagli interventi di questa emergenza, abbiamo un’altra categoria in grande sofferenza: i piccoli imprenditori.
Piccole e medie aziende di altissima qualità, che hanno raggiunto standard elevati ma che non sono state in grado di rientrare nella rete dei supermercati, rischiano di diventare i nuovi poveri insieme all’indotto di lavoratori e di servizi che li caratterizza. Proprio i produttori delle nostre eccellenze locali rischiano di essere le vittime economiche di questa inedita e drammatica pandemia”.
“Tutti abbiamo sotto gli occhi lo stallo attuale – ha continuato – ma lo scenario ci dice anche che sono diventate più accessibili a tutti modalità di acquisto di beni e servizi attraverso lo strumento dell’e-commerce su modello di Amazon.
Perché non riprodurre su scala locale il modello di commercio online che Amazon fa su scala globale? Mettere in rete tutti i nostri produttori locali e creare una piattaforma per l’acquisto e la distribuzione domiciliata.
I Gas (gruppi di acquisto solidale) esistono da molto tempo, ma sono rimasti confinati a piccoli gruppi di consumatori: un salto qualitativo e quantitativo nell’organizzazione dell’offerta, nell’organizzazione della logistica e la distribuzione che utilizzi mezzi elettrici o ecosostenibili potrebbe davvero dare quelle risposte che produttori e consumatori locali si aspettano. Con il coordinamento del Comune”.
Il capogruppo del Pd guarda al lungo periodo: “Risposte non limitate al tempo della crisi del Covid, ma risposte strutturali che generano un nuovo processo che gli imprenditori sapranno stabilizzare e potenziare. Il Comune potrebbe farsi parte attiva coordinando e facilitando le operazioni per la realizzazione dei vari step, come un incubatore d’impresa, sfruttando tutte le misure che in questo periodo vengono canalizzate sull’ente locale, così che, collegando tra loro i fili di una rete che trasferisce energie e risorse, possa davvero contribuire in modo di un processo di cambiamento inevitabile. La ripresa parte sempre da noi stessi”.