Il Tribunale del Riesame, collegio presieduto da Gian Luca Soana, ha respinto il ricorso presentato da Luigi Civitella contro il sequestro della villa realizzata a Cori in località Sant’Angelo.
La conferma da parte del Riesame del sequestro, disposto dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano con decreto urgente, eseguito dai carabinieri forestali del Nipaaf di Latina il 29 novembre scorso, e subito dopo convalidato dal Gip, darà il via allo sgombero dell’immobile in cui vive la famiglia Civitella.
Le indagini del Nipaaf, che hanno portato all’apposizione dei sigilli, hanno accertato che la costruzione dell’abitazione, imponente residenza con pregiati marmi al suo interno, tanto da essere etichettata a Cori come “Villa Dallas”, è stata realizzata comportando di fatto un cambio di destinazione d’uso non autorizzato. Il permesso a costruire era stato rilasciato dal Comune di Cori per la realizzazione di un opificio per il taglio del legno di alta qualità, ma nel corso degli accertamenti non è sfuggito il diverso uso dell’immobile. Cinque le persone iscritte, a vario titolo, nel registro degli indagati per i reati di lottizzazione abusiva, falso, abuso d’ufficio e violazioni paesaggistiche e alle prescrizioni anti-sismiche: il proprietario, un agente della Polizia Locale, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico, il progettista e il costruttore.
Il coinvolgimento di un agente della Polizia Locale nell’inchiesta scaturisce da un sopralluogo effettuato presso il cantiere quando i lavori, per i quali era stata presentata una variante al progetto, erano ancora in corso. Nel verbale di quel sopralluogo si prendeva atto delle opere realizzate… in attesa dei pareri sui vincoli sismici e paesaggistici. Uno scivolone – secondo la Procura – per chi svolge attività di polizia giudiziaria. Il vigile urbano, secondo gli inquirenti, avrebbe dovuto procedere con un sequestro o almeno con un’informativa di reato. Invece nessuna delle due cose sarebbe stata posta in essere.
L’inchiesta su “Villa Dallas” a Cori, avviata a settembre 2018, ha fatto molto rumore, anche sul piano politico. Il proprietario, l’avvocato Luigi Civitella, è il marito della consigliera comunale in carica Annamaria Tebaldi, con delega alle attività produttive. L’opposizione ha chiesto le sue dimissioni per una questione di inopportunità politica e ha chiesto al sindaco Mauro De Lillis del Partito democratico di revocarle la delega alle attività produttive “tradite” da un interesse personale. L’area in cui sorge la villa della coppia ha una destinazione urbanistica artigianale, ideale per la riqualificazione in favore delle aziende. Oggi, alla luce della conferma del sequestro anche da parte del Tribunale del Riesame, la richiesta dell’opposizione di un passo indietro da parte dell’esponente politico che occupa uno scranno in Consiglio comunale viene rinnovata.