“La lettera al Prefetto? Una patetica giustificazione. E per questo non prenderemo parte al Consiglio sul progetto per le luci cimiteriali“. Questa la conclusione dell’opposizione a Cori, del gruppo “L’altra città” entrato in rotta di collisione con il sindaco Mauro Primo De Lillis per la vicenda della costituzione di parte civile del Comune in due procedimenti giudiziari per lottizzazione abusiva.
Il capogruppo Angelo Sorcecchi e i consiglieri Germana Silvi, Enrica Della Vecchia, Quintilio Carpineti e Francesco Ducci hanno richiesto la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc, ma trascorso inutilmente il termine dei venti giorni previsti dallo Statuto si sono rivolti al Prefetto chiedendo un incontro (leggi qui), per meglio specificare i termini della faccenda.
Il sindaco e il presidente del Consiglio Antonio Betti non sono rimasti a guardare, hanno preso carta e penna e hanno scritto al Prefetto per motivare la mancata convocazione dell’assise civica, sostenendo che il punto all’ordine del giorno non era materia di Consiglio comunale (leggi qui).
“Certo – commenta a tal proposito il gruppo ‘L’altra città’ – non avevamo bisogno della lezioncina del sindaco De Lillis per venire a conoscenza che, l’eventuale costituzione in giudizio del Comune di Cori come parte civile nei procedimenti penali in materia urbanistica attualmente in corso, trattasi di atto di giunta. A noi quello che interessa, ed è previsto sia nel Tuel che nello Statuto comunale, è che si dibatta in Consiglio Comunale dell’impegno (sic) del sindaco e della Giunta ad attivarsi affinché si ‘costituisca’ il Comune di Cori”.
“Dietro la patetica giustificazione riportata nella nota inviata al Prefetto – scrivono in un comunicato stampa – appare celarsi la volontà di sottrarsi al confronto pubblico in Consiglio comunale e la scelta di campo del sindaco di schierarsi non certo dalla parte della città”.
“Città e Comunità – si legge ancora nel comunicato – che nella vicenda dei numerosi procedimenti penali in corso, che vedono coinvolti a vario titolo responsabili tecnici e politici dell’amministrazione, hanno avuto una grave danno d’immagine”.
“Noi d’altra parte – affermano i componenti del gruppo di minoranza – avevamo scritto al Presidente del Consiglio Antonio Betti, che è colui che convoca l’assise ed a noi sembra esautorato di ogni indipendenza ed imparzialità nell’applicazione della normativa. Sappia comunque il Presidente che il suo rifiuto è un atto di ‘inadempienza censurabile’, che verrà evidenziata nell’incontro che avremo con il Prefetto nella prossima settimana”.
“E’ per quanto riportato che, pur condividendo ed apprezzando lo spirito del Progetto di Finanza sulle luci cimiteriali che verrà discusso sabato 14 settembre in Consiglio Comunale, non parteciperemo all’assemblea in quanto riteniamo che quanto accaduto sia di un’estrema gravità che mina i rapporti della dialettica politica che dovrebbe essere rispettosa dei diversi ruoli che si interpretano in rappresentanza di tutti i cittadini”.